Seedorf, con un occhio e più a Madrid, manda in campo una squadra largamente rimaneggiata, che non può comunque permettersi un altro stop per non gravare troppo su un morale non certo ai massimi storici.
Queste le formazioni scelte dai due allenatori.
UDINESE (3-5-2): Scuffet; Heurtaux, Domizzi, Bubnjic; Widmer, Pinzi, Allan, Pereyra, G. Silva; Bruno Fernandes, Di Natale
MILAN (4-2-3-1): Abbiati, De Sciglio, Mexes, Zapata, Emanuelson; Muntari, Montolivo; Robinho, Birsa, Honda; Pazzini
Le squadre si affrontano senza tanti accorgimenti tattici favorendo, con i continui capovolgimenti di fronte, lo spettacolo e una numerosa serie di occasioni, da una parte e dall’altra. Al 3′ un disimpegno molle di Zapata permette a Pereyra di lanciarsi da solo verso la porta, la sua conclusione dai 10 metri è angolata e radente, si salva Abbiati che respinge, la risposta dei rossoneri è immediata, se ne va sulla fascia De Sciglio che crossa verso Pazzini, il centravanti va ad impattare di testa ma la sfera termina alta.
Bisogna aspettare una decina di minuti per vedere un’altra occasione, ancora una volta il cross preciso arriva alla destra , va a vuoto Scuffet, Pazzini, sorpreso, manda clamorosamente a lato, anche questa volta risponde subito l’Udinese con Widmer che, pescato da una punizione a giro di Di Natale, solo davanti ad Abbiati sbaglia il controllo, al 23′ fa tutto da solo Di Natale che calcia mezzo metro a lato.
A cavallo della mezzora prima Zapata va a colpire di testa, in splendida solitudine, mandando incredibilmente a lato, poi è Pazzini a girare l’ennesimo traversone dalla destra verso Scuffet che è abile a deviare in angolo. La partita è sempre piacevole, le squadre si affrontano a viso aperto regalando calcio piacevole e costruendo occasioni con facilità, nel finale ci prova Robinho dal limite, respinge Scuffet, poi è Di Natale a calciare nel cuore dell’area trovando la deviazione di Mexes. Siamo alle solite il Milan crea molto ma non la butta mai dentro….
La ripresa segue lo stesso clichè, ritmi alti e capovolgimenti di fronte, al 3′ cross dalla sinistra di Emanuelson e colpo di testa di Robinho che Scuffet respinge, ma, con il trascorrere dei minuti, i rossoneri si sfilacciano, perdono gli equilibri e permettono ai bianconeri di crescere. Dopo un paio di iniziative pericolose dei padroni di casa con un tiro a lato di Di Natale, esce Birsa ed entra Essien. Il Milan cala ancora e, al 67′, puntuale e meritato arriva il vantaggio friulano, azione in velocità su ripartenza in verticale chius ada un triangolo largo:, da Pereyra a Fernandes che, dalla sinistra, appena entrato in area, serve un cioccolatino per Di Natale che deve solo appoggiare in rete, 1-0 e gol numero 185 in serie A per lui.
Seedorf lancia Balotelli al posto del solito inconcludente Robinho, ma la musica non cambia, ci prova dai 20 metri lo stesso attaccante che però non trova la porta, i rossoneri, nonostante l’ingresso in campo anche di Taarabt, non cambiano passo e arrivano a minacciare Scuffet solo con un colpo di testa di Essien che il minorenne portiere di casa sventa in angolo. Il finale è una vera agonia, i bianconeri scattano veloci in contropiede, il Milan arranca senza riuscire più a costruire nulla di pericoloso. Finisce così con la vittoria dell’Udinese, meritata per quanto visto nella ripresa, dopo un primo tempo di sofferenza.
Per il Milan arriva la quarta sconfitta nelle ultime sei gare, con le solite le modalità, primo tempo convincente con tante occasioni create, senza mai trovare il gol, e ripresa con vertiginoso crollo fisico, perdita delle distanze sul terreno di gioco e di intensità a centrocampo, con come corollario i soliti errori individuali in fase difensiva. Se questa doveva essere una prova, mascherata, del match che aspetta martedì il Milan in Spagna, allora c’è davvero poco da sperare, la squadra non migliora e continua a commettere sempre gli stessi errori…
[Giuseppe Floriano Bonanno – Fonte: www.ilveromilanista.it]
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