Il numero uno dell’Udinese, Gianpaolo Pozzo, ha risposto alle domande di Gabriele Schiavi in esclusiva ai microfoni di Udinese Channel. Si è parlato di strategie di mercato e dell’Udinese del futuro che si sta delineando.
Si sta costruendo la squadra del futuro, quali le strategie del vostro club in entrata e in uscita?
“Di trattative concrete in uscita al momento non ce ne sono; al massimo dovranno esserei procuratori a farsi avanti. Il nostro club non è un supermarket del calcio, i nostri giocatori sono pezzi pregiati e costano caro. Ho sentito parlare da più parti di Asamoah e Isla; so che c’è un interesse della Juventus ma è ancora presto. Come spesso accade, se ci saranno grandi club pronti ad offerte importanti per alcuni dei nostri giocatori, immagino che sarà difficile trattenerli; comunque – ha aggiunto – è tutto da vedere. Siamo abituati, ormai, a perdere qualche pezzo ma questa è la logica del calcio. Non siamo preoccupati, anche in virtù del fatto che i top club disposti ad investire cifre importanti sono pochi. Non per questo, però, significa che la nostra squadra sarà indebolita; ogni anno prendiamo un brutto voto sul calciomercato ma alla fine riusciamo a smentire”.
Presidente in entrata si punta sull’effetto sorpresa?
“I nostri colpi di mercato sono le sorprese. Ibra e Ronaldo, ad esempio, non sono giocatori da Udinese. I calciatori che fanno al caso nostro sono giovani dai grandi margini di crescita e che possano dimostrare di avere le qualità per far bene e aiutare la nostra squadra a crescere. Abbiamo già acquistato alcuni giocatori, anche brasiliani – ha aggiunto – calciatori importanti e di prospettiva. Cercheremo, inoltre, di mantenere lo zoccolo duro della nostra squadra perché l’obiettivo è quello di superare i preliminari di Champions League e migliorarci in campo europeo, competizione internazionale che abbiamo conquistato con grande sacrificio. Bisogna anche tener presente che abbiamo giocatori che sono esplosi che, fortunatamente, sono giovani. Non escluderei, pertanto, la possibilità che restino ad Udine senza, per altro, perdere valore. La nostra volontà è quella di trattenere quanti più giocatori possibile per proseguire nel rafforzamento del gruppo; se però qualcuno dovesse proprio andar via, abbiamo già le contromosse per sostituirli”;
Di Natale e Guidolin le certezze?
“Certamente si, Guidolin e Di Natale sono i nostri punti fermi, questo è logico, ma non solo loro ne abbiamo anche altri di tasselli importanti, utilissimi alla nostra crescita”.
Quali le basi del progetto Udinese? Lo stadio ne fa parte?
“La base del nostro progetto è lo stadio e ritengo di poter affermare che non dovremmo avere intoppi nel riuscire a realizzarlo entro il 2013. Nello stesso tempo – ha aggiunto Pozzo – abbiamo in piedi una serie di attività e iniziative che contribuiscano a portare gente allo stadio. Da noi il dodicesimo uomo, il tifo, si sente poco anche per la morfologia dell’impianto e sta anche a noi cercare di fare in modo che possa incrementarsi il numero dei supporters e creare sempre di più quell’atmosfera che sia utile a far sentire i giocatori davvero coinvolti e parte integrante della società e della città intera”.
Qual è il primo obiettivo della società?
“Come detto continuare a crescere e migliorare da tutti i punti di vista, anche da quello dei risultati sportivi in campo italiano e internazionale. Noi dobbiamo cercare di esser sempre più bravi di quello che siamo stati; abbiamo l’obbligo di competere con noi stessi senza porci limiti. Siamo una realtà di provincia ma siamo consci che lavorando bene, visto che abbiamo un gruppo di addetti capace in cui credo molto, possiamo essere all’altezza di club importanti. Le nostre forze sono sempre proiettate alla crescita e al miglioramento”.
[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]
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