Udinese-Sampdoria 3-3: Di Natale show

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logo-udineseUDINE – Grazie al proprio destro, grazie a Pereyra e grazie a Wszolek. Di Natale fa tris nell’ultima puntata del campionato 2013/2014 e il saluto del Friuli è comunque condito da un grande sorriso. Guidolin lancia Bubnjic e ritrova Bruno Fernandes; Mihajlovic preferisce Okaka a Maxi Lopez. L’attesa è di una partita spettacolare, senza troppi tatticismi e con tanti gol. La conferma arriva dopo soli 180 secondi, con Bruno Fernandes che riceve nel cuore dell’area di rigore e vede il suo tiro sotto la traversa frustrato dalla bella risposta di Fiorillo. I rovesciamenti di fronte sono rapidi e imprevedibili. Arriva così dal nulla il vantaggio degli ospiti: sugli sviluppi di un corner Gabbiadini pesca Okaka che, solissimo a centroarea gira di testa all’incrocio. Nulla da fare per Brkic e quinto gol in stagione per l’ex Roma, tra i migliori in questo finale di campionato della Doria. La gara diventa un duello apertissimo tra Di Natale, alla caccia famelica di gol, e Fiorillo, sempre attento, sia di piede che di mano. Gabriel Silva non ce la fa e lascia il campo a Naldo, con Bubnjic terzino: non sfigurerà assolutamente, anzi. Totò al minuto 27 decide che è giunta l’ora di vincere il duello con Fiorillo. E lo fa con quello che per lui, e per pochissimi altri eletti, è come un calcio di rigore, vale a dire il calcio di punizione. La pennellata è semplicemente favolosa e la posa pietrificata di Fiorillo ne è la constatazione in campo. Staccato Hamrin nella classifica all time dei marcatori di serie A, ma a Totò non basta. Nemmeno 5 minuti dopo arriva la sua seconda firma, anche se il merito è tutto di Pereyra. El Tucu sprinta, brucia due avversari, sfrutta la goffa caduta di Mustafi e salta Fiorillo, prima di servire il suo capitano, che insacca nella porta sguarnita. L’argentino conferma ancora una volta la sua importanza per le zebrette sotto tutti i punti di vista, sfiorando anche il gol del 3-1 con un bel destro a giro. Gli assoli di Di Natale continuano senza sosta manco fosse Jimi Hendrix al festival di Woodstock. Fiorillo si rivela attento e fortunato. Prima l’ex Livorno disinnesca una conclusione del capitano, poi lo ipnotizza nuovamente, prima del palo colpito dallo stesso numero 10 a portiere ormai battuto e a terra.

L’Udinese sembra decisa padrona del campo, ma la ripresa racconta di un copione completamente stravolto. Dopo qualche timido tentativo dei padroni di casa, infatti, la Sampdoria si impossessa del centrocampo e rovescia il match in due minuti, con due letali ripartenze. Dapprima al minuto 53: Okaka incede e trova un corridoio degno del suo ex compagno Totti. Eder sfrutta l’errore di posizionamento di Domizzi e fredda Brkic in uscita per il suo 12° gol stagionale, che lo rende capocannoniere di squadra. Nemmeno 120 secondi dopo ancora Okaka guida la transizione e serve Soriano. Lo stop lungo del numero 21 diventa utile per superare in velocità Brkic e siglare con il sinistro nonostante il disperato tentativo di recupero di Naldo. Di Natale si sbatte ma la densità blucerchiata mette in difficoltà l’intero 11 di Guidolin, che inserisce Nico Lopez per Bubnjic e sposta addirittura Lazzari come terzino sinistro. Anche l’ingresso di Badu garantisce dinamismo e immediata verticalizzazione. Su una di queste, Di Natale si ritaglia lo spazio per l’ennesimo splendido destro, trovando l’ennesima splendida risposta di Fiorillo. La sostituzione decisiva però è quella di Wszolek con Gabbiadini. Il polacco, senza nessun senso apparente e con il massimo della negligenza, cerca un retropassaggio chilometrico. Invito a nozze per Totò, che la aggancia di testa, ignora Nico Lopez e scaraventa in rete il 17° gol della sua splendida stagione; il 193° in serie A, il 205° con la maglia bianconera. Quota 200 vicinissima: era difficile smettere prima; farlo ora diventa impossibile. L’Udinese chiude raggiungendo un buon pari, tanti obiettivi personali importanti per il suo capitano e centrando il traguardo, importante per il tecnico, della media dei 60 punti negli ultimi 4 anni. Il tutto condito, come detto, da un ampio sorriso, nonostante tutto.

[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]