Nel secondo tempo l’Udinese voleva sbloccare la gara infatti Guidolin ha sostituito Fernandes con Maicosuel per dare maggiore peso all’attacco e fornire a Di Natale un supporto più consistente, ma è stato il Torino a sfruttare al meglio un contropiede e sbloccare il risultato con Farmerud, che salterà la prossima partita con il Chievo per scontare un turno di squalifica, poiché oggi è stato ammonito ed era in diffida. L’Udinese dopo essere andata sotto di un gol però non si è arresa e neppure quando il passivo era di due e ha continuato con caparbietà a cercare il pareggio o accorciare le distanze favorita anche dal fatto che il Torino ha arretrato il proprio baricentro, ma questo non è bastato. I friulani sono stati anche un po’ sfortunati con Basta (52’) quando Padelli si è superato e in tuffo ha mandato la palla sul fondo o quando con Heurtaux (63’) una deviazione ha fatto terminare la sfera tra le braccia del portiere granata e un po’ sono stati imprecisi tirando di poco a lato dei pali con Nico Lopez (66’), entrato al posto di Naldo, e Lazzari (80’) o troppo debolmente verso Padelli come con Di Natale (85’) e altre volte sbagliando completamente la mira con Basta (90’), Heurtaux (91’) e Maicosuel (93’). Il Torino, oltre ai due gol, nel secondo tempo ha impegnato Brkic con un tiro di Basha (81’), entrato al posto di Brighi, su cross di Pasquale, ma il portiere dei friulani è riuscito a sventare il pericolo mandando la palla sul fondo. Vives al 73’ ha chiesto il cambio per un problema muscolare e Ventura ha mandato in campo Gazzi, mentre all’83’ ha sostituito Cerci con Meggiorini.
I ventidue punti come obiettivo prima della sosta natalizia indicati da Glik qualche settimana fa il Torino li ha raggiunti e domenica prossima con il Chievo potrà anche incrementarli consolidando così il settimo posto in solitario in classifica. L’Udinese deve risolvere al più presto il problema del gol, Di Natale è un grande giocatore, ma non è più giovane e la squadra non può contare solo su di lui per segnare, per fortuna il mercato riapre il 3 gennaio e trovare un attaccante di spessore non dovrebbe essere difficile. La stagione per i granata si sta facendo decisamente interessante e si ha l’impressione che la crescita della squadra sia una certezza. Sognare è bello e lecito, però allo stesso tempo è doveroso rimanere con i piedi per terra poiché il campionato è ancora lungo e al momento quanto conquistato è un bottino che permette di guardare al futuro con serenità perché i dodici punti in più del Catania ultimo e i nove dal Livorno terzultimo permettono di non avere l’assillo di controllare cosa accade alle spalle. Proiettarsi verso i posti in classifica che consentono l’accesso all’Europa League è un traguardo che deve essere tenuto in conto per il futuro quando sarà consolidata nel tempo la frequentazione costante della parte sinistra della classifica.
[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]
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