UEFA, Ceferin: “Scommetto un milione sugli Europei nel 2021”

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Le parole del presidente della UEFA Aleksander Ceferin nel corso di un’intervista rilasciata al tabloid inglese “The Gurdian”.

LONDRA – Aleksander Ceferin, presidente della UEFA, ha rilasciato un’interessante intervista al tabloid inglese “The Guardian”. Queste le sue parole a cominciare dagli Europei: “Rinvio all’anno prossimo? “Non potevo formire fino alle 4 del mattino. A quell’ora ho preso la decisione e sono andato a dormire per un paio d’ore. Scommetterei un milione su Euro 2021? Sì, lo farei. Non so perché non dovrebbe succedere. Non penso che il virus durerà per sempre. Penso che cambierà prima di quanto si pensi”.

Sul Fair Play Finanziario ha aggiunto: “Se i club non rispettano le regole saranno sempre sanzionati ma ovviamente stiamo pensando a come migliorare i regolamenti e, se necessario, adattarli ai tempi che corrono. Non succederà molto presto ma stiamo pensando di migliorarlo (il Financial Fair Play). Modernizzandolo e facendo qualcosa in più sull’equilibrio competitivo. Stiamo anche prendendo in considerazione una sorta di luxury tax, se possibile. Quindi, ci sono molte idee ma, credetemi, durante questi tempi difficili abbiamo smesso di pensare più o meno dei cambiamenti che accadranno in futuro. Ora dobbiamo guidare la nostra nave sulla rotta giusta e siamo vicini a farlo. Quindi, quando le acque si calmeranno, torneremo ai vecchi compiti”.

Sull’esclusione del Manchester City dalle coppe europee: “La decisione è stata presa e ora il caso è passato al Tribunale Arbitrale dello Sport e sarà il TAS a decidere. Questo è tutto ciò che posso dire, per due motivi: in primo luogo, gli organismi indipendenti hanno preso la decisione, non io. E secondo: io non conosco il caso sufficientemente bene e non mi piacciono le persone che commentano su argomenti che non conoscono bene. Ci sono troppe persone che commentano su differenti argomenti di cui non sanno nulla”.

Sul Mondiale per Club, etichettato da Ceferin come “la morte del calcio”: “Ciò che intendevo è principalmente al modo in cui è stato presentato. Ossia come se un fondo acquistasse la competizione e che l’intera competizione fosse stata venduta. Non avevamo molte informazioni in merito, ora ne ho molte di più. Da quello che so il fondo se ne è andato e ad essere onesto non so in quale direzione andrà questa idea. Non ne abbiamo discusso molto, non so nemmeno quando un Mondiale per Club potrebbe essere giocato, quindi non penso ci sia al momento niente di cui preoccuparsi. Infantino? Non abbiamo parlato molto durante questa crisi, ma quando verrà il momento ne discuteremo. Non voglio parlare della sua opinione attraverso i media. Quando ci sarà qualcosa di ufficiale, chiederò risposte. Di sicuro è strano che da un lato tu dica di voler ridurre il numero di partite e dall’altra tu proponga una nuova competizione chiamata Coppa del Mondo per Club”.