FIRENZE – Il Catania perde Gomez e si affida a Lopez, affiancato da Catellani. Montella conferma il 3-5-2 che ha fatto faville contro Novara ed Inter. Mihajlovic rischia Behrami dal primo minuto ma tiene Vargas in panchina, preferendogli Munari. Gilardino va in panchina, a far pressione a Silva, alla sua prova d’appello in campo.
Stenta a decollare la gara. Nei primi minuti la Fiorentina prova a dare ritmo ma il Catania controlla i due folletti viola, Cerci e Jovetic, riuscendo così a rischiar davvero poco. A spostare gli equilibri di una gara monotona ci pensa l’arbitro, Giannoccaro, che al 19′, non ravvisando gli estremi (evidenti) di un fallo su Catellani, innesca la ripartenza di Jovetic che, a campo aperto, angola e batte Andujar con un potente tiro dalla distanza. Contestazioni vibranti, poi il gioco riprende.
Il Catania è adesso costretto a rischiare. Marchese ed Izco alzano il loro baricentro, ma se gli etnei guadagnano uomini in avanti, Jovetic e Cerci hanno adesso buon gioco sulle ripartenze. In almeno tre occasioni a Montella verrebbe di coprirsi gli occhi per non vedere: un cross sbagliato da Marchese, quindi due situazioni da calcio d’angolo, sono le scaturigini di ripartenze poi clamorosamente non capitalizzate da Silva, Cerci e Jovetic, nell’ordine. La fase di spinta dei viola si chiude con un tiro di Montolivo dalla distanza (36′) e col prezioso anticipo di Marchese su Cerci, solo davanti ad Andujar (38′).
Quindi vien fuori il Catania. Al 40′ clamorosa occasione manca da Catellani che, solo davanti a Boruc, a due metri dalla linea di porta, piazza fuori il pallone del possibile pareggio. Il goal arriva dopo 2′, angolo di Lodi, il pallone resta in area dove il più lesto è Delvecchio, che manda in rete l’1-1. Prova a reagire la Fiorentina, che guadagna due angoli a stretto giro di posta, ma tanta generosa pressione non vale nulla se non le proteste per un tocco di braccio di Lodi in area di rigore. I tanto attesi Montolivo e Maxi Lopez tornano negli spogliatoi: prove deludenti.
Secondo tempo, visi tirati quelli dei giocatori viola. Tensione palpabile che si tramuta in poca lucidità. Marchese continua ad essere una spina nel fianco, e sulla corsia sinistra serve due assist pregevolissimi nell’arco di due minuti. Al 50′ Lopez sbaglia la correzione in porta nonostante fosse in vantaggio su Gamberini, al 51′ altra occasione per Catellani che al volo manda di pochissimo oltre la traversa ancora da dentro area.
Con Cerci spento è solo Jovetic a saper dar vigore ed efficacia alle azioni offensive dei viola, che trovano in Silva l’equivalente di Lopez: solo una sagoma in più in attacco. E proprio il giocatore che mai dovrebbe esser lasciato solo gode tuttavia di una libertà anomala, specie se concessa da una squadra, in trasferta, che può amministrare comodamente un risultato positivo. Alla prima ed alla seconda perdona, alla terza Jovetic punisce Andujar con un chirurgico tiro a giro dalla distanza che s’insacca sul secondo palo. Un minuto prima Mihajlovic aveva fatto entrare Vargas per dar maggiore incisività all’attacco.
Montella reagisce immediatamente, dentro Bergessio, ma la reazione in campo non è altrettanto degna di nota. Lopez continua a latitare. Al 73′ Delveccho anticipato in area d’un soffio. Al 82′ arriva improvviso il pari del Catania, che raccoglie il merito di non aver mai ceduto, emotivamente, all’incedere d’una gara che pareva ricalcare il tabù degli anni passati. Su cross dalla destra Barrientos mette dentro la sfera che Pasqual rinvia, l’assistente non segnale la rete, ci pensa Lopez a fugare ogni dubbio ribadendo in rete: polemiche roventi evitate, ma terna ancora protagonista.
Mihajlovic manda in campo Gilardino ma dopo pochi minuti dà di matto, protesta veementemente contro l’arbitro (fallo assegnato contro Jovetic) guadagnandosi l’uscita anzitempo dal campo: la passeggiata gli regala i fischi sonanti della curva che trova in quel momento occasione per manifestare tutto il suo disappunto verso la gestione tecnica.
Quattro minuti di recupero, poi il Catania può moderatamente gioire: un pari al Franchi non riusciva a strapparlo dal 1971. Per i viola continua l’incubo chiamato MihajloviX dai tifosi. Ennesimo pareggio.
[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]