Un mese di fuoco: da qui a trenta giorni, il Milan potrà capire cosa farà davvero da grande, nel resto della stagione. Dalla doppia sfida con il Real, Allegri saprà se la sua squadra è una candidata a prendere parte alla finale di Champions di Londra, oppure una buona comparsa nella massima competizione europea: poi sarà il turno del campionato, con test pesanti come Napoli, Juventus, Palermo ed Inter. Conta rimanere a contatto con l’Inter, se possibile approfittare addirittura delle eventuali debolezze nerazzurre: in Champions, il primo posto nel girone può arrivare solo facendo 4 punti con la banda di Mourinho, una missione non facile, ma neanche impossibile, considerato che il Milan di Leonardo ci riuscì contro i Blancos (salvo poi però perdere punti con Zurigo e Marsiglia).
Novembre è però un mese importante non solo per il campo, ma anche per programmare l’eventuale mercato di gennaio: nonostante gli ingenti investimenti estivi, il Milan resta una squadra incompleta e migliorabile in alcuni reparti, in particolare in difesa, dove, su quattro giocatori, solo Thiago Silva ed Antonini danno garanzie assolute e definitive, a breve e lungo termine. Il buco è a destra: Zambrotta è evidentemente in ripresa, ma occorrerebbe dargli un erede già nel mercato invernale, scandagliando con ordine il panorama europeo. Dai giornali, emergono diversi nomi, anche interessanti: Fabio Coentrao e Gareth Bale sono due fenomeni, molto giovani, ma entrambi giocano a sinistra…
Quale sarebbe il senso di puntare sulla fascia sbagliata? Luca Antonini è sì, un destro, ma ha dimostrato di poter dare a sinistra il meglio di sè: andare a toccare un equilibrio raggiunto alla perfezione vorrebbe dire causare paradossalmente più un danno che un vantaggio a questa squadra. In mezzo alla difesa invece, approvo non da oggi il nome di David Luiz, brasiliano del Benfica: sarebbe un investimento importante per il futuro, che creerebbe una coppia centrale potenzialmente numero 1 al mondo. Mentre in attacco finora le scelte fatte sembrano essere vincenti (sembravano poche le punte, invece…), un puntello magari ci vorrebbe a centrocampo: quel Pedro Leon sfumato in estate, ed epurato da Mou oggi, sarebbe veramente perfetto per completare una rosa competitiva per entrambi i fronti. Il budget totale necessario? 40 milioni di euro: troppi per realizzare tutto, ma attenzione…
A gennaio, potrebbero essere riviste le posizioni di diversi giocatori ai margini della rosa, da Jankulovski ad Abate passando per Oddo e Flamini: l’estate insegna che, con l’arte del collage di operazioni apparentemente marginali, nulla è impossibile. Quanto non verrà realizzato a gennaio invece, dovrà essere solo rimandato: l’importante è non ignorare esigenze evidenti ed impellenti per dare linfa nuova ad una squadra ad un solo gradino dall’essere una “contender”, ma che ancora necessita di un’ultima spinta per spiccare il definitivo volo.
[Francesco Letizia – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]
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