Giorni di passione, speranze e tristi frustrazioni: così vivono oggi i tifosi biancorossi, ancora (e giustamente) depressi per la stagione della vergogna da poco consumata e spaventati dall’incertezza con la quale si sta cercando di costruire, timidamente, il Bari che verrà.
Della squadra del prossimo futuro si conoscono solo tecnico e possibilità finanziarie, ridotte al lumicino da una gestione sciagurata. Senza denari e con ancora quattro-cinque big da piazzare in altre società, per il ds Angelozzi non sono certamente momenti felici. A lui si chiedono miracoli, mica semplici trattative. Lo sa perfattamente anche lo stesso dirigente catanese, concentrato soprattutto sulle cessioni che, nonostante l’impegno, tardano ad arrivare. Doveva, poteva essere la settimana di Alessandro Gazzi. Il numero quattordici biancorosso, dopo l’ex capitano Gillet, è l’indiziato numero uno a lasciare la Puglia. Interessata alla sue performance, mezza serie A, con Atalanta e Fiorentina in pole. L’ostacolo è rappresentata dal prezzo fissato da Angelozzi per il suo cartellino: 3 ml di euro che, a detta degli possibili acquirenti, sono troppi per un giocatore come Gazzi. Ma il ds del galletto non fa passi indietro. Ha promesso, alla piazza e a se stesso, che non si farà mai prendere per il collo. Bene, anche se per Gillet non è stato proprio così (1.4 ml di euro per uno dei portieri più forti della massima serie sembrano davvero pochi). La sensazione è che, la prossima settimana, il rosso centrocampista del galletto possa essere ufficializzato dal club dei fratelli Della Valle, che sul piatto, altre a un po di quattrini (circa 1.5 ml), metterebbero due giovani di assoluto valore come l’attaccante Babacar e il difensore Masi, entrambi molto graditi dallo staff biancorosso, Torrente in primis.
Risolto il nodo-Gazzi, si cercheranno di sciogliere quelli legati a A. Masiello e Husekleep, corteggiati da diversi club. Come Ghezzal, richiesto ufficialmente anche dalla Russia. Poi si passerà, con timida convinzione, alla fase acquisti. Sul taccuino del ds, tanti i nomi, tra cui brillano quelli del difensore del Gubbio Borghese e quello del centrocampista, nonchè capitano, del Sassuolo, Magnanelli. Da non sottovalutare la pista che porta anche all’attaccante Iunco del Chievo Verona. Il ragazzo piace (come confermato in esclusiva ai nostri microfoni dallo stesso ds Sartori), anche se pare difficile un suo approdo in biancorosso. Il reparto avanzato del galletto, infatti, è già saturo, soprattutto per ciò che riguarda il ruolo di punta centrale, con Grandolfo, Marotta e Caputo già scomodi e desiderosi di maggior spazio. E non abbiamo ancora iniziato…
Guido Angelozzi, tra un viaggio e l’altro, predica calma e serenità, ingredienti essenziali per lavorare al massino. Occhio, però, direttore: con la calma e la serenità la passata stagione si è retrocessi in maniera imbarazzante, si è costruiti una squadra che faceva acqua da tutte le parti. A buon intenditore…
[Andrea Dipalo – Fonte: www.tuttobari.com]