IL MATCH – Effetto scossa in casa Cagliari dopo il cambio di allenatore. Donadoni subentra a Bisoli e arrivano due vittorie di fila, a Brescia e in casa con il Lecce, e una sconfitta a Firenze. Probabilmente però la squadra ha beneficiato più della partenza dell’ex allenatore che non dell’arrivo del nuovo. Bisoli ha fatto proprio di tutto per imporre la sua figura, fino a escludere dalla rosa per discutibili scelte tecniche capitano e vicecapitano, Conti e Agostini. Ad ogni modo, quella sarda è una squadra storicamente ostica in casa e le tre sconfitte interne collezionate fino ad oggi sono in parte riconducibili ai problemi di spogliatoio di cui sopra.
Catania ancora in salute nonostante lo stop di domenica sera, il primo casalingo del 2010, e senza capitan Mascara, fuori fino a gennaio. Domenica l’ennesima chance di cancellare lo zero dalla casella delle vittorie in trasferta, titolo che oltre a noi possono vantare solo la viola di Mihajlovic e le ultime tre in classifica. Per crescere anno dopo anno, un passo alla volta, è in questo che dobbiamo crescere. A partire da quest’anno, a partire da domenica cercare punti pesanti fuori è imperativo. Anche restando fedeli al 4-1-4-1, anche partendo dagli equilibri. Fulcro della squadra da questo punto di vista è il mediano. Conti, regista e leader, Biagianti, incontrista e incursore. Vedremo se la spunterà la manovra del Cagliari o la diga del Catania.
IL PASSATO – Daniele Conti, un ragazzo col cognome pesante dietro la maglia, soprattutto quando cresci nelle giovanili della Roma. Nel 1999 si trasferisce a Cagliari, dove lontano dalla sua patria s’è fatto profeta. Superate le 300 presenze condite da 33 goal, bottino considerevole per il suo ruolo.
Marco Biagianti il cognome pesante non l’aveva, se l’è costruito. Cresce nelle giovanili della Fiorentina, che lo perde nella tempesta societaria del post Cecchi Gori. Fa un po’ di serie C ma poi lo scova Pietro Lo Monaco, che lo porta a Catania dove conquista la sua prima convocazione in Nazionale. Lo scorso anno arriva anche il primo goal, contro il Parma, e chiude la stagione con 36 presenze e tre reti, tutte su inserimenti da dietro con grande tempismo.
LA TATTICA – Il Cagliari è una squadra che attacca a pieno organico: i terzini accompagnano l’azione, i centrocampisti non disdegnano inserimenti e giocano con due punte e un trequartista. Gli attaccanti alternano movimenti a elastico, con una punta che va in contro e l’altra che attacca lo spazio che si crea, a movimenti verso l’esterno per cercare di entrare in area. Il centrocampo ha molta quantità nei vari Nainggolan, Biondini e Conti, ma anche qualità in Lazzari e Cossu. Proprio dai piedi di quest’ultimo partono la maggior parte degli assist o comunque dei passaggi smarcanti a servire il movimento dei compagni, ma è un giocatore che svaria molto sul fronte d’attacco e per questo difficile da imbrigliare. Il Catania farà quindi la sua partita, cercando di occupare bene il campo come sa fare e cercando le ripartenze. Per renderle più pericolose, Giampaolo potrebbe riproporre l’ottimo Martinho accanto a Llama.
Conti può essere sempre decisivo su palla inattiva o con tiri dalla distanza, Biagianti nonostante il momento non esaltante resta sempre un cardine della formazione rossazzurra, e una prestazione ai suoi livelli sarebbe un argine sicuro contro gli attacchi cagliaritani.
I VOTI
Tiro: Conti 7,5; Biagianti 6,5;
Regia: Conti 7; Biagianti 6,5;
Contrasti: Conti 6,5; Biagianti 8;
Difesa: Conti 7; Biagianti 7,5;
Inserimenti: Conti 6; Biagianti 7;
Carisma: Conti 7,5; Biagianti 6,5;
Totale: Conti 41,5; Biagianti 42;
[Daniele Lodini – Fonte: www.mondocatania.com]
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