Domenica al Massimino sarà sfida nella sfida tra i due numeri 7 di Catania e Napoli; Mascara e Lavezzi, fantasia da sudamericani, concretezza da giocatori europei ormai navigati. Osservati speciali dalle difese, sono i due giocatori, per parte, in grado di spezzare in due la gara con una delle loro giocate.
IL DOVE: IL MATCH – Napoli reduce dall’esaltante vittoria interna contro la Roma e alla ricerca di continuità, quel quid che fa di una squadra con grandi potenzialità una squadra con grandi risultati. La partita per il Napoli è di quella su misura, attenti e chiusi dietro per cercare le rapidissime ripartenze del terzetto d’attacco napoletano. Dovrà essere il Catania bravo e paziente a non porgere il fianco alle infilate dei veloci avanti azzurri. I rossazzurri però reduci da un pari e una sconfitta contro due dirette avversarie per la salvezza devono puntare ai 3 punti, cercando di sfruttare gli stimoli da big – match che tanto bene ci hanno fatto negli ultimi anni per tornare al successo.
Lavezzi è l’uomo in più di questo Napoli d’inizio stagione, dai suoi piedi partono tutte le giocate più pericolose. Capace di tagliare da solo in accelerazione tutta la difesa, ha già realizzato goal e assist e gode di un momento di grande forma. Mascara dall’altra parte, dalla nostra parte, deve e può accendere la manovra della sua squadra cercando di restare più a ridosso dell’area di rigore avversaria che della propria, cercando giocate che da lui è lecito aspettarsi per risolvere il match. Con i tre rocciosi difensori azzurri Maxi non avrà vita facile, ed è proprio tra le linee o con un inserimento magari proprio di Peppe che il Catania può sorprendere la retroguardia partenopea.
IL CHI: IL PASSATO – Lavezzi arriva nel 2007 in Italia dal San Lorenzo, la cifra del suo cartellino è alta ma il Pocho non tradisce le aspettative, anzi stupisce tutti conquistando le luci della ribalta. Tra rinnovi complicati, voglia di cambiare aria e discontinuità del 7 azzurro, dopo il primo anno scoppiettante Lavezzi non è mai esploso definitivamente imponendosi ai massimi livelli come sembrava potesse fare, ma resta un giocatore di assoluto livello anche se non è ancora approdato ad un Top – club. Con la maglia azzurra colleziona 101 presenze e 24 goal.
Peppe Mascara non si racconta, si ammira. Dopo i 20 goal nelle ultime due oltremodo positive stagioni ci aspettiamo solo che continui su questi livelli, quelli del recordman di marcature in A con questa maglia, la sua maglia. Al Napoli è più volte stato vicino, alla fine è sempre rimasto a casa sua, sotto il Vulcano, ma nel calcio, un po’ come la legge del goal dell’ex, i calciatori che sono stati vicini a dei club spesso e volentieri li hanno poi castigati in campo. Speriamo sia questo il caso.
IL COME: LA TATTICA – La partita in generale si inquadra facilmente. Il Napoli cercherà di giocare in velocità per vie centrali nelle ripartenze, sfruttando le accelerazioni di Lavezzi, la freddezza di Cavani e gli inserimenti di Hamsik. Nelle azioni manovrate spingerà sull’ampiezza con i fluidificanti di fascia, Dossena più di Maggio, sempre pronti a ottime sortite offensive. Il Catania di contro, cercherà di limitare almeno una delle due soluzioni, forse cedendo il pallino del gioco ai partenopei. Se così fosse la qualità nel contropiede e dell’appoggio a Maxi sarà determinante per non farsi schiacciare. Potrebbe anche osare la squadra dell’elefante però, cercando di tenere bassi i loro terzini preoccupandoli con Mascara e Gomez alti e pronti ad inserirsi alle loro spalle. In questo caso decisivo sarebbe l’utilizzo di Carboni per dare equilibrio, e l’attenzione degli esterni bassi in fase difensiva (meglio Potenza in quest’ottica di Alvarez), e della tanto discussa “linea” per non farsi sorprendere in velocità. Ma sfidarli in velocità con una linea alta non sembra una scelta oculata.
[Daniele Lodini – Fonte: www.mondocatania.com]