Jamie Vardy alla fine non ha mantenuto la parola: nonostante le dichiarazioni d’amore lanciate al Leicester, l’attaccante inglese, esploso quest’anno, a 29 anni, firmerà per l’Arsenal. Tra i motivi potrebbe esserci proprio un altro matrimonio, quello del calciatore con Rebekha.
INSULTI SU TWITTER A REBEKAH – Vardy ha deciso di firmare, dopo che l’Arsenal ha fatto capire di essere disposti a pagare la clausola monster di 38 milioni di sterline.
L’attaccante inglese andrà a rinforzare la squadra di Wenger e prenderà il posto di Giroud, giocatore che, in quattro anni, è sempre andato in doppia cifra, ma ha toppato i momenti chiave.
Inutile dire che i tifosi dei Foxies non l’hanno presa bene, arrivando ad insultare la moglie del giocatore su twitter, rea, a loro dire, di essere la causa del trasferimento.
Rebekha, neosignora Vardy, non piace neanche alla famiglia del giocatore al punto che, al loro matrimonio, nessuno di loro era presente.
Gli stessi genitori del nuovo idolo inglese, ritengono la neosposa la causa del cambiamento del figlio che, da più di un anno, avrebbe rotto i ponti con tutti.
REBEkhA LA DISINVOLTA – Rebekha non piace proprio a nessuno. Contro di lei gioca un passato molto disinvolto con due figli avuti da due uomini diversi, una sfilza di flirt veri o presunti e l’amore per il lusso e lo shopping sfrenato.
Logico, quindi, che i tifosi del Leicester abbiano fatto due più due, pensando sia stata lei a spingere Vardy all’Arsenal, nonostante lei si sia affrettata a smentire, professando la sua innocenza.
VARDY ULTIMA SPERANZA PER WENGER – L’ingaggio di Vardy dal Leicester è l’ultima speranza per Wenger di trovare quel bomber che all’Arsenal manca dalla cessione di Van Persie. Olivier Giroud ha fallito per quattro anni e la fiducia nel professore francese è ai minimi storici.
Vardy è il secondo innesto dopo quello di Xhaka, di un Arsenal che deve tornare a vincere la Premier riuscirà a vincere la Premier, altrimenti l’anno prossimo ci sarà un altro divorzio, questa volta tra i Gunners e il loro tecnico.