Allo stadio “Ossola” di Varese va in scena l’ultimo capitolo della regular season del campionato cadetto, prima dei fatidici play off da cui scaturirà la terza compagine promossa in serie A. Iachini opta per un turnover massiccio, preservando i titolari in vista dell’impegno di mercoledì. Spazio quindi alle seconde linee, con particolare curiosità per il debutto del centrale difensivo tedesco Mustafi, mentre si rivedono Castellini (rimasto a lungo lontano dal campo per infortunio), Volta e Laczkò, quest’ultimo impiegato a centrocampo insieme a Soriano e Krsticic; in attacco riproposta la coppia Fornaroli–Pellè. Anche Maran decide di concedere un turno di riposo ai giocatori più rappresentativi e propone un 4-4-2 in cui figura titolare Damonte, autore del goal che decise la gara d’andata.
Nelle prime battute di gioco il Varese si dimostra più pericoloso della Samp, che fatica a sviluppare l’azione. Al quarto d’ora i padroni di casa guadagnano un calcio di rigore, provocato da Romero, costretto all’uscita da un errore di Mustafi, che si fa sorprendere in velocità da De Luca, anche se l’attaccante sembra essere sul filo del fuorigioco. Sul dischetto di presenta Martinetti, che batte l’estremo difensore blucerchiato portando in vantaggio il Varese.
Passano pochi minuti e la Samp ha l’occasione che potrebbe portare al pareggio, ma Fornaroli si fa ipnotizzare da Moreau, che devia in angolo. Proprio su corner, al 20′, è Soriano a ristabilire la parità, con un colpo di testa perentorio che sfrutta la parabola tesa e veloce di Krsticic.
La partita scorre piacevolmente, ma senza particolari emozioni sino al 24′ quando, ancora su rigore, la squadra di Maran si porta sul 2-1. Questa volta il penalty è provocato dalla spinta di Volta su Terlizzi, che si incarica della battuta dagli undici metri; Romero intuisce, ma l’esecuzione a fil di palo è da manuale.
La Samp non trova la reazione, non riuscendo a verticalizzare come occorrerebbe; le uniche azioni degne di nota provengono dai piedi di Foggia, che si incarica della battuta di un paio di calci di punizione dal limite che, tuttavia, non mettono in difficoltà Moreau. Al 38′ è però il Varese a sfiorare il terzo goal, ancora con il vivace De Luca che sfugge a Volta e colpisce il palo a Romero immobile. Sul finire della prima frazione ancora protagonisti i padroni di casa su calcio di punizione, grazie all’errore di Pellè in fase difensiva, che si trasforma in assist per Damonte; ma Mustafi è provvidenziale nel salvare sulla linea.
Nella ripresa la partita sembra trascinarsi pigramente finché Iachini non decide di effettuare alcuni cambi: l’inserimento di Juan Antonio al posto di Foggia, ma soprattutto quello di Eder al 24′, conferisce maggiore freschezza alla squadra che, essendo a forte trazione anteriore, crea alcune palle-goal, ma si espone anche a maggiori pericoli su contropiede. Eder appare vivace e volenteroso: al 26′ la sua gran punizione costringe Moreau al tuffo plastico, mentre la retroguardia biancorossa appare in affanno quando il brasiliano è in possesso di palla.
Al 32′ Romero rischia grosso quando, costretto ad uscire dall’area a difesa scavalcata, rinvia sui piedi di Momenté, la cui conclusione dalla distanza termina sul fondo a porta sguarnita. Il Chiquito si riscatta due giri d’orologio più tardi, respingendo un tiro dello stesso Momenté. Al 35′ Eder è abile nel conquistare il rigore che potrebbe valere il pareggio, ma dagli undici metri lo fallisce concludendo centralmente.
Nel corso dei 4′ di recupero concessi da Baracani, il Varese trova la rete che fissa il risultato sul 3-1: Romero è costretto al miracolo di piede su De Luca, ma la respinta viene intercettata da Momenté, che insacca con un rasoterra su cui il portiere non può intervenire. C’è spazio ancora per un’occasione per la Samp, ma Fornaroli ostacola Eder prima che il brasiliano possa concludere a rete in piena area.
Il fischio finale decreta il sesto posto della Samp, che affronterà quindi il Sassuolo nella semifinale dei playoff, terzo classificato in virtù della vittoria odierna contro la Juve Stabia. Una gara sicuramente ostica, contro una compagine abituata a difendersi con ordine e pungere in contropiede. Quel che è certo è che la Samp sarà molto diversa negli uomini e nell’atteggiamento, rispetto alla squadra vista a Varese. Giunti a questo punto, ogni avversario è temibile e degno di rispetto, ma va affrontato senza timore, cercando di coronare un girone di ritorno al di sopra di ogni aspettativa.
TABELLINO:
VARESE – SAMPDORIA 2-1 (rig. Martinetti 16′ p.t., Soriano 20′ p.t., rig. Terlizzi 24′ p.t.)
Varese (4-4-2): Moreau; Pucino, Camisa, Terlizzi, Grillo (20’s.t. Albertazzi); Lepore, Corti, Damonte, Nadarevic; Martinetti, De Luca. A disp.: Bressan, Albertazzi, Rivas, Gomes (31’s.t. Corti), Plasmati, Carrieri, Momentè (14’s.t. Martinetti). All.: Maran.
Sampdoria (4-3-1-2): Romero; Berardi, Volta, Mustafi, Castellini (24’s.t. Eder); Soriano, Krsticic (33’s.t. Semioli), Laczko; Foggia (8’s.t. Juan Antonio); Pellè, Fornaroli. A disp.: Fiorillo, Renan, Gastaldello, Semioli, Gentsoglou, Juan Antonio, Eder. All.: Iachini.
Arbitro: Baracani di Firenza
Ammoniti: Romero, Volta per gioco scorretto (S), Grillo per proteste (V)
Note: recupero 2′; Espulso l’allenatore in seconda del Varese Maraner per proteste al 18′ p.t.
[Serena Timossi – Fonte: www.sampdorianews.net]
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