Una vita al caldo della Sicilia tra Palermo e Catania, un’esperienza poco fortunata alla Sampdoria e ora una provinciale in rampa di lancio come il Varese. Il tour italiano di Christian Terlizzi si è fermato in Lombardia ma la romanità – tradita dall’accento e dalla tipica bonarietà di chi è nato sotto il Cupolone – quella non si può estirpare. Dalle quattro reti in quattro partite del 2005-06 (che gli valsero il titolo ad interim di bomber) alle sportellate con gli animali d’area, dalla gavetta sui campetti romani all’esordio in Nazionale: la carriera di questo gigante dall’animo buono si è evoluta tra un sorriso ed una scivolata ed ora a 32 anni una nuova sfida al freddo di Varese.
La redazione di Tuttobari.com ha contattato in esclusiva Christian Terlizzi, alla vigilia della sfida con il Bari.
Christian Terlizzi: un romano trapiantato al sole di Sicilia ed ora al gelo di Varese. Come ti trovi in questa nuova realtà? “All’inizio ho fatto fatica ad ambientarmi, ho sofferto un pò il passaggio da Sud a Nord. Inoltre un problema fisico ad inizio stagione ha ostacolato il mio adattamento: Varese è una città piccolina ma molto accogliente ed ora pian piano mi sto abituando”:
A Genova contro la Samp la squadra hai disputato un’altra prestazione di carattere. Il Varese in trasferta ha ottenuto 5 vittorie e segna quasi il doppio rispetto alle gare interne…Come interpreti questi dati? “In trasferta andiamo in campo senza paura, la squadra è più reattiva e concreta. Inoltre gli avversari provano a far gioco e noi riusciamo a punirli con l’arma del contropiede. In casa non so spiegarti perché incontriamo qualche difficoltà in più, probabilmente perché gli avversari si chiudono maggiormente in difesa”.
L’obiettivo stagionale dichiarato è la salvezza, ora però avete agganciato la Reggina in zona playoff… “Noi siamo partiti per salvarci, ma l’asticella dell’ambizione deve essere sempre alta. Quinta, sesta, ottava posizione: se giochiamo con il giusto piglio e la giusta concentrazione possiamo disputare un ottimo campionato, dipende tutto da noi”.
Sabato affronterete il Bari, squadra in difficoltà. Che tipo di gara ti aspetti? “Sarà indubbiamente una partita complicata: loro verranno a Varese alla ricerca di un risultato positivo, noi possiamo colpire in contropiede. La nostra arma è giocare con umiltà, per conquistare punti utili per salvarci; paradossalmente ritengo che sia una sfida più ostica rispetto a quella con la Samp, a Genova giocavamo più spensierati, in un ambiente molto caldo”.
Un paio di stagioni fa, in un periodo poco felice a Catania, i media ti accostarono con insistenza al Bari… “È vero: avevo dei disguidi con la società che mi aveva messo fuori squadra. Avevo parlato anche con il ds del Bari (Perinetti, ndr), c’era un accordo di massima ma poi non se ne fece più niente e sinceramente non ti so spiegare i motivi. Sarei venuto volentieri a Bari, è una piazza importante e molto stimolante, di un certo blasone”.
A Genova sei stato tra i migliori secondo la critica, anche in questa stagione ti stai confermando ad ottimi livelli. Qual è il segreto di Christian Terlizzi? “Non c’è alcun segreto, solo lavorare sodo e rimanere sempre concentrato. Il primo mese ho faticato, si aspettavano tanto da me visti i miei trascorsi in Serie A, ora ho recuperato fisicamente e mi sono calato nella parte”.
Il tuo contratto scade nel 2013, propositi per il futuro? “Sicuramente fare bene qui a Varese e non è facile: la Serie B è una realtà completamente diversa e più complicata sotto tanti punti di vista. Io sono un tipo che non si accontenta, voglio disputare un gran campionato e dimostrare che sono ancora un elemento valido.”
[Davide Capogrossi – Fonte: www.tuttobari.com]