Un’altra partita che si è decisa sfavorevolmente negli ultimi minuti, prima il rigore non concesso per il fallo su Jonathas e poi i due gol della Juventus. Un suo commento alla gara.
“C’è un po’ di rammarico perché, secondo me, la squadra aveva interpretato bene la partita. Di solito la Juventus crea sei-sette palle gol oltre a vincere, mentre oggi, a parte due mischie nel primo tempo, nel secondo, non vorrei dire una sciocchezza, non abbiamo concesso neanche un tiro in porta prima di quello di Vidal che ha sbloccato la gara. A dieci minuti dalla fine eravamo sullo zero a zero, credo che fosse il risultato più giusto per quello che era accaduto in campo, e non si sono visti i quarantuno punti di differenza che c’erano in classifica prima dell’inizio della partita. L’episodio di Jonathas visto dalla panchina sembrava rigore poi rivedendo le immagini è apparso ancor più clamoroso, due minuti dopo c’è stata la prodezza di Vidal che ha chiuso la gara. Questo costituisce rammarico, mi spiace per i giocatori, oggi avevamo cambiato un po’ giocavamo meno palla a terra ed è per questo che Barreto non ha giocato, poiché da questo tipo di gioco sarebbe stato un po’ penalizzato.
I miei giocatori hanno concesso poco e hanno letto e interpretato bene la partita e se ci avessero dato quello che ci spettava: se il segnalinee avesse segnalato quel famoso centimetro di fuorigioco (di Jonathas, ndr), qualcuno dice che c’è e qualcun altro che non c’è, questo è bizzarro perché a parti invertite …. non ci sarebbe neanche da discutere, ma se non è stato segnalato il fuorigioco vuol dire che non c’era e allora era un rigore per noi (per fallo su Jonathas tirato in modo evidente per la maglietta, ndr) ed espulsione per loro e saremmo andati in vantaggio a nove minuti dalla fine e probabilmente avremmo vinto il derby e ci saremmo salvati nella stessa giornata e questo sarebbe stato non dico qualche cosa di storico, ma sicuramente d’importante. Siamo destinati a rimboccarci le maniche e a soffrire, le altre hanno vinto (Chievo-Genoa 0-1, Palermo-Inter 1-0, ndr) e la classifica si è accorciata (Palermo e Genoa 32, Siena 30, Pescara 22, ndr), ma questo lo sapevamo. Domenica con il Milan ci sarà una partita difficile e poi altre tre partite difficilissime (Chievo, Genoa e Catania, ndr) perché sono quelle dove dobbiamo fare punti. Se faremo punti il problema obiettivo da raggiungere non si pone, ed è chiaro che adesso il chiacchiericcio sulla salvezza ci coinvolge, ma fa parte del gioco, abbiamo quattro punti e con una partita difficile, quella con il Milan, pensiamo a farla e poi prepareremo al meglio quelle difficilissime”.
Il Torino quindi deve fare qualche cosa in più rispetto alle altre squadre per dimostrare di poter stare in serie A?
“Di solito si dice che quello che accade nell’arco del campionato si equilibra, ma questo campionato non potrà essere così, perché tutto quello che ci è successo non potrà essere compensato, centriamo l’obiettivo e poi spero che la compensazione avverrà nel prossimo campionato”.
L’abbiamo vista adirata nel primo tempo, era per la trattenuta di Lichtsteiner su Santana?
“Capisco la malizia, capisco tutto, ma non voglio assolutamente … lunge da me, faccio i complimenti alla Juventus, squadra che ha vinto meritatamente lo scudetto, però ogni volta che c’è un mezzo contrasto c’è gente che si accascia urlando mentre Glik che viene espulso (sorride amaramente, ndr) e continua a pagare per la criminalizzazione che c’è stata nella partita d’andata (fallo su Giaccherini, ndr), mi dispiace sia per il giocatore sia per la nostra immagine, però … ripeto centriamo l’obiettivo e poi le considerazioni le faremo alla fine”.
D’Ambrosio è uscito per un problema fisico, come sta?
“Non si sa, ha sentito il muscolo un po’ contratto, spero che non sia niente di grave, ma bisogna chiedere al medico”.
[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]
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