Ventura: “Non abbiamo saputo chiudere la gara”

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Ventura è soddisfatto perché la squadra ha disputato una grande partita, l’unica cosa che sottolinea è che è mancato un po’ di cinismo e cattiveria e quando c’è stata l’occasione non è stato segnato il gol che avrebbe messo ko la Fiorentina.

Se ci si basasse solo su quello che si è visto in campo si potrebbe dire che la classifica non è veritiera e che tra Fiorentina e Torino tredici punti di differenza sono troppi. Condivide?
“Non bisogna vederla in quest’ottica, la Fiorentina in questo momento è seconda in classifica e prima di iniziare la partita era terza, e non lo era per caso perché è una squadra organizzata che ha buonissimi giocatori e non appena si sbaglia con lei si paga. Oggi la Fiorentina è sembrata un po’ più normale perché il nostro primo tempo è stato quasi perfetto, non abbiamo mai concesso ai nostri avversari di iniziare l’azione, forse un’azione di Aquilani nel primo tempo, ma niente di più. Siamo andati meritatamente in vantaggio e se Santana avesse chiuso la partita segnando il gol del due a zero nel primo tempo probabilmente avremmo portato a casa la vittoria. Il vero rammarico non è il rigore, c’era o non c’era, e neppure l’essere stati raggiunti a sette minuti dalla fine, ma che abbiamo avuto due o tre volte l’occasione per raddoppiare e se l’avessimo fatto avremmo chiuso la partita. Sotto questo aspetto avremmo dovuto essere più cinici o più cattivi, ma questa non è una critica alla squadra perché in campo i giocatori hanno dato il centouno per cento, hanno letto e interpretato benissimo, non si sono mai risparmiati dando tutto quello che avevano. Del resto se si ha del rammarico dopo aver affrontato la Fiorentina vuol dire che il Torino ha disputato una grande partita e di fronte aveva la squadra che nelle ultime tre partite aveva fatto quatto gol all’Atalanta, tre al Milan e altri quattro al Cagliari”.

Lei aveva detto che in questa partita bisognava dare di più e non sarebbe bastato giocare bene, i calciatori alla fine anche fisicamente erano stremati. Partita disputata com’era stata preparata?
“Nel primo tempo, secondo me, siamo stati quasi perfetti, mentre nel secondo tempo negli ultimi venti minuti abbiamo un po’ sofferto perché c’era stanchezza e quindi la qualità dei nostri avversari è emersa. Ecco perché parlavo di rammarico, perché se avessimo chiuso la partita segnando il due a zero avremmo usufruito di una scarica di adrenalina che avrebbe potuto farci sopperire alla stanchezza. Lo scontro fra Glik e Toni ci ha costretto ad effettuare un cambio e quindi quando nella ripresa la fatica si è fatta sentire avevo a disposizione un  cambio in meno, per questo l’aver perso Glik è stato un peccato, anche se Rodriguez ha giocato bene. Faccio i complimenti alla squadra e vorrei sapere quanti prima dell’inizio della partita credevano che avremmo segnato due gol e che avremmo anche potuto andare in vantaggio di due reti e che alla fine ci sarebbe stato del rammarico per non aver vinto”.

Come sta Glik?
“Quando capitano dei colpi in testa aspetto che siano trascorse ventiquattro ore per vedere come passa la notte e capire come sta il giocatore, mi sembra che stia bene, comunque verificheremo domani; Toni che sembrava meno grave è andato all’ospedale”.

Manca un po’ di fortuna negli episodi?
“Sì, dire che manca un po’ di fortuna negli episodi è il giusto modo di inquadrare la situazione, non siamo stati molto fortunati nell’ultimo periodo”.

Alla prestazione di oggi bisogna dare continuità nelle prossime partite quando affronterete altre squadre più forti. Questo è possibile?
“Se si affrontano squadre che hanno giocatori che possiedono una grande esperienza questo fa la differenza, magari poi non si vede tanto se si effettua una prestazione sopra le righe, però non si può pensare di fare perennemente prestazioni sopra le righe, non siamo Ufo Robot, ma esseri umani, sto parlando dei singoli che all’interno del gruppo diventano una squadra. Oggi se non avessimo fatto una prestazione maiuscola avremmo subito tre gol. Dovremo analizzare partita per partita, non possiamo pensare di essere quelli che dominano perché potevamo battere la Fiorentina, la serie A non è così e appena si va sotto il proprio standard si viene sconfitti da qualsiasi altra squadra. L’Atalanta ha perso in casa con il Genoa che era reduce da sei sconfitte consecutive, vogliamo spiegarlo? Questa è la serie A: appena si molla un pizzico si paga”.

Birsa ha dimostrato di essere un giocatore in più sul quale il Torino può contare?
“Sono contento per lui e per noi. Abbiamo un bel po’ di giocatori che hanno voglia di dare il loro contributo”.

Oggi gli esterni hanno fatto quasi tutto quello che lei chiede e che vorrebbe sempre vedere da parte loro?
“Sì hanno disputato una buona partita, ma soprattutto hanno letto benissimo le situazioni. La Fiorentina non voleva farci giocare e si è schierata in maniera diversa dal solito e non ci siamo fatti sorprendere: quando non ci permettevano di far girare la palla verticalizzavamo e quando abbiamo avuto la possibilità di giocare lo abbiamo fatto e questo le ha creato imbarazzo. Tutto questo è sinonimo di conoscenze ormai consolidate, di una squadra che sa leggere le situazioni, poi è chiaro che quando c’è l’occasione bisogna segnare e se non si realizza è normale che si subisca la rete degli avversari, il calcio di serie A è così”.

Oggi è stata una giornata positiva e di festa con il gemellaggio fra le tifoserie, l’unica nota stonata i fischi a Meggiorini quando è stato sostituito?
“Questo, secondo me, è un errore che è stato fatto perché era reduce da problemi fisici e poi bisogna porsi la domanda: come mai nel primo tempo non c’è stata una sola azione della Fiorentina? A questa domanda bisogna dare una risposta: in campo insieme agli altri c’era un giocatore (Meggiorini, ndr) che ha chiuso decine e decine di situazioni, però il calcio è visto in maniera pratica da chi lo fa e in maniera emotiva da chi lo vede, bisogna accettare le situazioni, ma quando poi piano piano si capirà l’importanza di certe giocate …. Se van Basten avesse fatto il lavoro di Meggiorini sarebbe stato il numero uno degli ultimi mille anni, c’è chi fa il lavoro di Meggiorini e c’è chi fa quello di van Basten, ognuno fa il suo”.

Suciu con la Primavera ha giocato novanta minuti e segnato il gol vittoria, un altro giocatore che torna a disposizione?
“Sono contento per lui perché ha sofferto tantissimo. L’anno scorso era rientrato con l’AlbinoLeffe dopo sei mesi d’infortunio e in quella stessa partita si è rotto l’altro legamento crociato, in questi mesi ha fatto tanti sacrifici e piano piano sta cercando di ritornare ad essere il buon giocatore che è, sono felicissimo per lui”.

[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]