Ventura si difende ma tutte le sue responsabilità restano

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Italia, Ventura in vista dell'Albania: "Vincere per giocarci il primo posto con la Spagna"“Le sconfitte, soprattutto quelle più dolorose, non si possono spiegare con una sola verità”. Dopo alcuni giorni di silenzio l’ex commissario tecnico della nazionale italiana Gian Piero Ventura, ha risposto così, all’interno di una lunga dichiarazione rilasciata all’Ansa, alle numerosissime critiche arrivate da ogni direzione dopo la mancata qualificazione della sua squadra ai mondiali del 2018.

Milioni di italiani sono ancora molto arrabbiati con l’allenatore genovese ed ancora non si capacitano di non vivere con entusiasmo il più importante evento sportivo, atteso ogni quattro anni. Un grande appuntamento sportivo ma anche sociale visto che spesso le partite della nazionale sono l’occasione giusta per rivedere vecchi amici con cui mangiare e bere qualcosa assieme magari davanti ad un grande schermo e perché no fare una scommessa collettiva per il gusto di accrescere l’emozione del match magari sfruttando uno dei tanti incentivi per i nuovi giocatori come Unibet Codice Bonus da smartphone.

Ventura nel suo atto di difesa oltre a sentirsi profondamente rammaricato per il mancato raggiungimento della qualificazione mondiale (non capitava da 60 anni, esattamente dall’edizione del 1958 dei Mondiali di calcio…) e ad augurare il meglio al suo successore, insomma non vuole prendersi tutte le colpe aggiungendo che “nel momento dell’insuccesso bisogna dare risposte ad una lunga serie di interrogativi”.

Nonostante le parole dell’ex allenatore di Torino, Bari, Pisa, Messina, Verona e Napoli, i suoi demeriti rimangono particolarmente evidenti. In primis il voler confermare a tutti i costi due moduli, il 3-5-2 ed il 4-2-4, non utilizzati dalle più importanti squadre italiane e dunque dover adattare i principali talenti del nostro calcio alle sue idee. E poi nella partita decisiva contro la Svezia a San Siro vedere titolare Jorginho in mezzo al campo quando fino a poche settimane prima diceva che non faceva parte del suo progetto vuol dire “incoerenza” oltre al fatto di aver sprecato l’occasione di farlo giocare prima e dargli così modo di adattarsi meglio al gioco della nazionale.

Come già se tutto questo non bastasse, l’inutilizzo di Lorenzo Insigne, neppure a partita iniziata, nel corso del match di ritorno dello spareggio contro la Svezia è ancora letteralmente inspiegabile per milioni di tifosi italiani tanto da far scattare nervosamente lo stesso Daniele De Rossi nel corso del secondo tempo quando gli si prospettava il suo utilizzo e non quello del talento di Fratta Maggiore.

La ciliegina sulla torta del mister ligure è infine stata la “caduta di stile” delle mancate dimissioni dopo la non qualificazione ai mondiali. Quasi tutti i suoi predecessori hanno lasciato la nazionale volontariamente dopo risultati molto meno peggiori dei suoi. Nel corso del suo show, Maurizio Crozza ci ha scherzato sopra ricordando che Ventura è genovese come lui, giocando sul luogo comune che vuole i genovesi molto attaccati alle “palanche“.

Non sono mancate neppure le imitazioni dello stesso Ventura e di alcuni suoi colleghi (Conte, Mourinho, Mancini, Sacchi) che hanno commentato quanto avvenuto, tra una risata ed anche di un po’ di amaro in bocca che ancora rimane sia allo stesso Crozza che a milioni di italiani…

PR