L’allenatore del Torino è contento per la vittoria, ma amareggiato e ironico per la sentenza sul ricorso del Padova e per l’arbitraggio odierno. Ventura chiede ai suoi giocatori di essere protagonisti fino in fondo e di raggiungere così l’obiettivo.
Con il Crotone un buon primo tempo e un secondo con qualche difficoltà, forse anche per il rigore che ha suscitato qualche dubbio. Condivide questa lettura della partita?
“È una lettura più o meno giusta perché abbiamo incontrato una squadra che se anche non tira in porta fa possesso palla e quindi sembra che metta in difficoltà. Se poi si va ad analizzare la gara il Crotone ha fatto un tiro in porta verso Benussi in tutti i novanta minuti, ma al di là di questo era una partita difficile per tante cose che sono successe oggi sul campo, difficile perché molte situazioni erano d’interpretazione un pò particolare e quindi è stata una vittoria importante poiché veniva dopo una serata particolare (l’esito della sentenza sul ricorso del Padova e i tre punti ridati ai veneti, ndr), dopo tante parole e tanti fatti dovevamo vincere e abbiamo vinto. Su tutte le cose che stanno succedendo c’è da farsi tante domande, però la squadra deve pensare solo a giocare. Non rilascio dichiarazioni su quello che è successo ieri e su quello che è successo oggi (arbitraggio, ndr), per essere sincero non so quale delle due cosa sia più grave (sorride amaramente, ndr)”.
Una partita molto dispendiosa dal punto di vista fisico quella di oggi, soprattutto pensando che martedì giocherete a Livorno.
“Il calcio è fatto di questo, abbiamo dovuto spendere energie per portare a casa questi tre punti e lo abbiamo fatto e adesso vediamo. Non so cosa abbia fatto il Livorno e non so se ha fatto dispendio di energie o se è stato li senza consumare molto, ormai di questi tempi è ufficiale che fra ieri e oggi qualunque cosa succeda, qualsiasi cosa venga detta o non venga detta, venga fatta o non venga fatta, cambia poco”.
Ha la possibilità di attingere a quei giocatori che ultimamente sono stati utilizzati meno.
“E’ fuor di dubbio, io spero che la partita di oggi e soprattutto quello che è successo oggi abbia fatto capire a tutti gli altri giocatori che non ci si può sedere un attimo, se vogliono essere protagonisti di questo campionato fino in fondo. Chi è stanco deve togliersi la stanchezza, chi ha mollato un attimo deve riaccendere la spina, per chi ha voglia di giocare il campo è li, giochi e porti a casa quello che il Torino merita”.
Lei preferisce tenersi abbottonato su questo argomento, ma l’impressione è che il Torino stia poco simpatico. E’ esagerata questa affermazione?
“Strano perché io sono molto simpatico e ho anche un certo fascino (ironizza mentre abbozza un sorriso tra il tirato e l’amaro, ndr), quindi mi meraviglio di questo”.
Cinque cartellini gialli per il Torino che era in vantaggio contro zero per il Crotone che doveva recuperare sembra strano.
“No, in compenso abbiamo avuto il rigore che era tanto che aspettavamo (ironizza con voce velatamente tendente al sarcastico, ndr)”.
Ma il rigore è stato contro di voi.
“Sono dettagli (sorrisetto, ndr)”.
Iori che aveva avuto un piccolo appannamento oggi è tornato ad essere quello di un tempo e anche Vives subentrato ha dato il suo contributo.
“Sono tutti giocatori che hanno voglia di dare qualche cosa al Torino”.
Li ha sentiti i cori della curva Maratona a fine partita?
“Quando sono in campo sinceramente non li sento, ma il pubblico è sempre stato straordinario. Non so come finirà questo campionato, ma a fine stagione si capiranno tante cose”.
Vuole fare come a Bari che ha mandato in nazionale i due difensori centrali (Ogbonna e Glik potrebbero essere convocati per l’Europeo)?
“Direi che siamo nella norma, sto scherzando ovviamente”.
[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]