MERCATO: SIAMO SODDISFATTI
“Il nostro è stato un mercato di una squadra che doveva cambiare tanto per scelta e per necessità, tenendo dei punti fermi che hanno svolto il campionato lo scorso anno e perdendone altri che hanno fatto una grande stagione. Questi ultimi hanno portato il Verona sotto gli occhi di tutti, hanno dato più stabilità a una società che fa sempre i passi giusti, tenendo i piedi per terra. Vogliamo migliorare, credendo nei calciatori che abbiamo in rosa e volendo il massimo da loro, senza cercare la perfezione che non esiste. La società, ogni stagione, cerca di fare il massimo. Questo è un dato di fatto, a prescindere da ogni commento. Per me il mercato è molto importante, ma il lavoro che viene svolto quotidianamente dal gruppo, dall’allenatore e dalla società è ancora più fondamentale. I risultati che abbiamo raccolto in questi anni sono figli del lavoro che facciamo ogni giorno. Abbiamo una linea societaria molto chiara, non vogliamo fare follie o entrare in competizione per acquistare un calciatore. Dobbiamo sempre cercare di portare a casa la plusvalenza, infatti ci sono state tante operazioni che hanno coinvolto dei giovani. Magari queste sono passate in secondo piano, ma potrebbero portare capitale alla società. Preferisco avere la consapevolezza di aver costruito una squadra con degli attributi”.
COLPO SAVIOLA
“Ci tengo a sottolineare che non prendiamo i calciatori per andare sui giornali, ma perché vogliamo portare degli uomini che onorino la nostra maglia e che diano tanto ai ragazzi più giovani, come ha fatto Rafa Marquez nella sfida di Bergamo. Crediamo di aver creato un buon mix tra calciatori di esperienza e giovani scommesse. Saviola è l’attaccante che cercavamo, con delle caratteristiche diverse rispetto a quelli che sono attualmente in rosa, magari più fisici. Con la sua fantasia può cambiare la partita in ogni momento. La scelta è caduta sull’argentino dopo aver valutato altre situazioni, e per una serie di motivi abbiamo pensato a lui per dare qualcosa in più alla nostra squadra. Con Saviola, come con Marquez, abbiamo trovato un accordo immediato. Paradossalmente è più facile con questo tipo di calciatori”.
LE QUALITA’ DI NICO LOPEZ
“L’anno scorso ha giocato poco, a Udine c’erano molti attaccanti. La stagione prima era a Roma, in una grande squadra con attaccanti veri. Lui ha sempre dimostrato di avere qualità, noi vogliamo tirarle fuori e dargli la continuità che non ha avuto. Poi parlerà sempre il campo, ma crediamo che possa esserci molto utile”.
OPERAZIONE CAMPANHARO
“Il Verona deve fare questo tipo di acquisti. Il Brasile è un mercato economicamente forte e florido. Non è facile trattare in questo paese, Campanharo è un calciatore che ho visto durante una partita di coppa tra Bragantino e San Paolo, in mezzo al campo ha fatto un grande match. Se fosse risultata un’operazione difficile dal punto di vista economico non l’avrei conclusa, ma c’erano le condizioni giuste per dare un’opportunità al ragazzo. Lo valuteremo, è un classe ’92 di qualità. Parla già la lingua dopo la sua esperienza precedente a Firenze, può far vedere di avere le carte in regola per giocare in Serie A. Ha ceduto la maglia numero 7 a Saviola, è umile e ha capito che non c’era niente di male nel farlo”.
INTERVENTI IN DIFESA
“Certi aspetti si migliorano con il lavoro, poi penso che quest’anno abbiamo dei centrali difensivi che possono fare bene. Voglio solo che i calciatori abbiamo lo spirito del Verona, che ci sia un gruppo dedito al lavoro e sempre concentrato a ottenere il risultato. L’allenatore poi farà le sue valutazioni, chi non gioca deve sapere che è importante come chi scende sempre in campo. L’atteggiamento e il carattere restano la cosa principale. Abbiamo aggiunto anche una componente di fisicità, fondamentale per il calcio di oggi”.
DA LUCAS A PAULINHO
“Bonavetura? Quando il Verona si trova a lottare per degli obiettivi insieme a delle squadre importanti come Milan e Inter, questo è un orgoglio a livello nazionale e internazionale. E’ logico, comunque, che non c’è competizione contro questi club. Per me la cosa più importante è la partita che deve venire, dobbiamo sempre entrare in campo con la mentalità di centrare il risultato, avere sempre fame. Paulinho? Per come sono abituato a trattare io i calciatori, voglio vedere persone convinte di venire a Verona. Paulinho lo abbiamo cercato, la trattativa era chiusa con il Livorno, dopo che il calciatore e l’agente avevano dato l’ok. Hanno cambiato idea, rimangiandosi quanto detto, ed hanno accettato un’altra proposta. Saviola ci ha detto sì in 5 minuti, ha ancora voglia di dimostrare che è un grande calciatore, con tutto il rispetto per Paulinho. Papu Gomez? E’ interessante, a me piace, ma si sapeva già che sarebbe andato all’Atalanta, non abbiamo mai affrontato la trattativa. Lucas Evangelista? Sarebbe stata un’operazione di mercato diversa. Lo conosco bene, è un classe ’95, ma la politica della società è quella di non fare il passo più lungo della gamba. Ci sono state delle offerte economicamente più alte, ci sembrava giusto non entrare in un gioco di rilancio che potesse essere controproducente. Villalba? Sono andato in Argentina, ma non ho mai trattato il calciatore. Donadel? L’anno scorso ha fatto bene, ma a centrocampo abbiamo esperienza e qualità. Facciamo una valutazione dei calciatori che abbiamo, vediamo poi se sarà il caso di portare avanti un discorso con lui oppure rimanere così”.
DIMENTICHIAMO ITU
“Iturbe ha fatto benissimo qua, ce ne sono 10 al mondo con le sue caratteristiche, con lui rimarrà un buon legame ma oggi non ha senso parlare di come giocava o come lo farà un altro. Ci sono calciatori con caratteristiche diverse. Questo non vuol dire che l’allenatore deve cambiare ruolo, penso che Saviola possa giocare in un modo o in un altro, Mandorlini saprà trovare il sistema giusto per sfruttare al massimo le caratteristiche dei calciatori. Noi non dobbiamo trovare la perfezione, lavoriamo e sfruttiamo al massimo le caratteristiche per fare più punti possibili”.
[Sito Ufficiale Hellas Verona – Fonte: www.hellasverona.it]
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