FORMELLO – Matuzalem torna in campo e si allena in modo differenziato, la risonanza magnetica a cui si è sottoposto Rocchi ha evidenziato notevoli miglioramenti. Buone notizie, ma più in prospettiva che nell’imminenza di un derby che, 24 ore dopo il giro di boa del campionato, è già alle porte. Tra due giorni sarà già stracittadina di Coppa Italia e sia il centrocampista brasiliano che il capitano di certo non potranno rispondere presente. Il primo tornerà abile ed arruolabile tra fine mese e l’inizio di febbraio, il secondo coltiva speranze concrete per la sfida con la Fiorentina del 29 gennaio.
DIFFICILE RINUNCIARE A BROCCHI – Per il momento, Reja deve continuare a fare a meno di quelli che considera gli unici veri “titolari aggiunti” del suo organico ed è anche per questo, oltre che per il peso specifico del derby, che se mercoledì ci sarà turn-over sarà contenuto. Le prime ed uniche indicazioni di formazioni concrete proveranno dall’allenamento di rifinitura che andrà in scena oggi alle 15 (ieri consueta seduta di scarico per coloro che sono scesi in campo ieri), quando Reja sarà costretto a svelare le sue reali intenzioni. Il calendario è serrato, le gambe iniziano a patire il peso delle gare ravvicinate, la logica consiglierebbe a Reja di lasciare a riposo gli elementi più affaticati, seppur determinanti per il suo scacchiere.
Il primo pensiero va a Brocchi, ieri uscito anzitempo più in via precauzionale che per un reale trauma. La contusione all’anca non desta particolari preoccupazioni, anche se ieri è stato lo stesso Reja ad avanzare la candidatura di Gonzalez in luogo dell’ex rossonero o di uno tra Mauri ed Hernanes: “Dovrò valutare bene la condizione dei ragazzi, ma la priorità è quella di mettere in campo una squadra competitiva dal punto di vista della tenuta fisica”. A prescindere dal mediano lombardo, le possibilità di vedere l’ex Nacional Montevideo in campo sono alte, ancor di più dopo lo scorcio di gara dell’uruguaiano. Appena 13’, ma convincenti, almeno dal punto di vista della “determinazione” e della carica agonistica gettata sul campo. Il “Tata” ci spera, ma sa bene che difficilmente, se lo stato di salute lo sorregge, Reja rinuncia a Brocchi. Figuriamoci nel giorno in cui esperienza e personalità la fanno da padrone. Allora ecco la seconda ipotesi che chiama in causa Hernanes.
DUBBIO HERNANES, IPOTESI GONZALEZ – Nel 4-3-1-2, a fare scudo davanti la difesa non mancherà Ledesma, che nelle ultime 4 partite ha fatto l’en-plein: 360’ vissuti tutti d’un fiato e pensare che nel precedente poker di gare (Parma, Catania, Inter e Juventus) si era dovuto accontentare di appena 122’. A chiudere il cerchio del centrocampo, poi, la situazione di Mauri ed di Hernanes appunto. Il brianzolo e l’ex San Paolo, gli aghi della bilancia di una macchina che si inceppa quando non girano loro. L’azzurro ci sarà, il Profeta potrebbe, ma non è certo. Difficile pensare ad una Lazio senza la sua fantasia nel derby, anche se dopo la prova incolore sfoderata contro i blucerchiati è stato lo stesso Reja a metterne in discussione l’utilizzo: “Non era in condizione”, ha ammesso il goriziano prima di sottolineare i limiti di interpretazione della sua gara da mezz’ala: “Si è preoccupato troppo dei movimenti difensivi, non ha appoggiato con continuità le ripartenze”. Malgrado una condizione non impeccabile, il talento di Recife non vorrebbe mancare contro la Roma. C’è ancora una profezia che attende di essere onorata (“Segnerò nel derby”), ma non è escluso che Reja lo tenga inizialmente in panchina per poi giocarsi il jolly a gara iniziata (potrebbe essere di 120’). In questo caso, è possibile ipotizzare una linea mediana inedita composta da Brocchi, Ledesma e Gonzalez, con Mauri sulla trequarti di campo. Sarebbe il centrocampo tutta “corsa” invocato ieri da Zio Edy.
DIFESA E ATTACCO TITOLARI, PIU’ MUSLERA CHE BERNI – In avanti sembra certo di una maglia da titolare Zàrate, mentre Floccari deve guardarsi dalle sgomitate di Kozak. Il calabrese resta in vantaggio, soprattutto dopo le remore palesate dal tecnico nei confronti del provvidenziale attaccante ceco: “Kozak sta facendo bene nei minuti finali, non so quanto riuscirebbe ad essere incisivo dall’inizio”. E allora, ecco che malgrado la tentazione, di turn-over non ce ne sarà molto. Soprattutto in difesa che, dopo l’emergenza delle ultime giornate, tornerà finalmente quella base. A destra ci correrà regolarmente Lichtsteiner, che mancherà per squalifica contro il Bologna, mentre a sinistra si riprenderà il suo posto Stefan Radu. Lo stato influenzale è stato definitivamente smaltito, tanto che questo pomeriggio il romeno è tornato ad allenarsi regolarmente con il resto della compagnia, con la quale ha svolto esercitazioni tecniche e partitella finale (solo per gli assenti ieri). Al centro, dopo due turni di squalifica che a turno hanno colpito Biava e Dias, si ricomporrà il duo che ha traghettato la retroguardia capitolina tra le primissime della serie A (ora quarta con la Sampdoria). L’ultimo nodo da sciogliere si concentra tra i pali: l’uomo di Coppa Berni o il titolare Muslera: “Non mi ci fate pensare”, ha glissato un Reja in preda al dubbio. Ci pensa da ieri sera, alla fine dovrebbe avrà la meglio l’estremo difensore sudamericano.
Tirando le somme, in attesa della rifinitura di oggi, ecco una possibile Lazio anti-Roma (4-3-1-2): Muslera, Lichtsteiner, Biava, Dias, Radu; Gonzalez, Ledesma, Brocchi; Mauri; Floccari, Zàrate.
[DAniele Baldini – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]