Ieri Leonardo, durante la prima seduta di allenamento in vista della gara di mercoledì in Champions League a Gelsenkirchen, valevole per il ritorno dei Quarti di Finale, ha dato ufficialmente inizio alla missione impossibile.
Un confronto con i vecchi del gruppo per studiare il piano tattico che deve ribaltare come un calzino quel 5-2 subito martedì scorso, un risultato pesante come un macigno che pende sulle teste dei nerazzurri. Ci vorrà un’impresa, ci vorranno i gol, da subito, per poter credere nell’impensabile. Ed è per questo motivo che tutte e quattro le migliori bocche di fuoco nerazzurre saranno in campo: Eto’o sulla sinistra, Sneijder al centro, Pandev sulla destra e Milito al centro, per cercare di segnare quanto possibile e quanto prima. Leonardo, dopo aver imparato sulla sua pelle la lezione dell’equilibrio tattico, chiederà alla sua squadra (e ai suoi attaccanti) uno sforzo anche in ripiegamento difensivo, tanto mercoledì, quanto nel resto della stagione.
A centrocampo, il tecnico brasiliano, opta per la costruzione di un muro. Esteban Cambiasso torna davanti alla difesa. Il fatto che sabato abbia giocato più arretrato non ha fatto mancare i suoi inserimenti in zona gol. Risolta la spinosa situazione con Thiago Motta, che dovrebbe partire dalla panchina, Leonardo dovrebbe affiancare al Cuchu, il capitano Javier Zanetti, sfruttando l’onda positiva sulla quale si trova Yuto Nagatomo, il migliore in campo sabato con i clivensi, che si piazzerà sull’esterno sinistro. Servirà la sua velocità e la sua verve per creare apprensione sulla fascia. A destra c’è Maicon, rinfrancato dal bel secondo tempo disputato col Chievo; Ranocchia, che sta pian piano sentendo meno dolore e Lucio, che dopo il rientro in campionato, tornerà anche in coppa.
Servirà perciò un mix di abnegazione tattica, fantasia e di concretezza sotto porta. L’abnegazione tattica che si è finalmente vista in campionato, quando i nerazzurri pur di preservare l’1-0 di Cambiasso, si sono schierati con il 4-4-1-1. Leonardo, sconfessando un po’ il suo credo, ha capito che non sempre si può vincere segnando un gol in più del rivale. Molte volte è buona abitudine non subirlo. Fantasia, quella che l’Inter ha, quella che mostrato sin dall’arrivo del tecnico brasiliano che con i suoi incoraggiamenti ha saputo tirarla dai vari Sneijder, Eto’o e Milito, che sembravano averla smarrita nel periodo di Benitez. Concretezza, quella che ci vorrà mercoledì: se l’Inter, soprattutto i suoi avanti, è ispirata e crea tante palle gol, queste devono essere sfruttate. Ci vorrà almeno l’80% di realizzazione per poter credere in un’impresa difficile ma non impossibile, qualcosa che per chi è definita da sempre ‘Pazza’può divenire realtà.
[Alberto Casavecchia – Fonte: www.fcinternews.it]