L’uomo simbolo, storico capitano e una delle colonne portanti della grande passione chiamata Genoa. Stiamo parlando di Vincenzo Torrente, legato al Grifone dal 1995 al 2000 come giocatore, dal 2002 al 2009 come allenatore delle giovanili. Ben 412 le presenze dell’ex numero 2 rossoblù, con 5 reti segnate. Una delle quali, proprio contro l’Atalanta che il Genoa ritrova questa domenica per inaugurare il nuovo campionato di Serie A. Pianetagenoa1893.net ha intervistato in esclusiva Vincenzo Torrente, tra vecchi ricordi, opinioni sul presente e speranze per il futuro.
28/04/2000, allo stadio “Luigi Ferraris” va in scena Genoa – Atalanta. Risultato inchiodato sull’1-1, dopo le reti di Nicola e Rossini. A decidere l’incontro serve un gran gol di testa di capitan Torrente a circa 3′ dallo scadere. Qual’è il suo ricordo?
«E’ stato un gol spettacolare, uno dei più belli tra i pochi segnati nella mia lunga carriera. Lo ricordo con molto piacere perché, oltre a concedere la vittoria proprio nei minuti finali della sfida, ci permise di alimentare la speranza nella lotta per la promozione in Serie A. Se non sbaglio poi, qualcosa andò storto contro il Monza e perdemmo le possibilità per una ricorsa alla massima serie. Comunque sia, fu un gol decisivo e che diede molto entusiasmo: non lo scorderò mai».
Cosa ne pensa del nuovo Genoa di Alberto Malesani?
«Si è cambiato di nuovo tanto ma sono rimasti giocatori importanti. E’ una squadra competitiva che può puntare ad un piazzamento per l’Europa League, specie con un allenatore come Malesani che ha grande esperienza e un’ottima preparazione: credo in un’annata positiva».
Come si trova nella nuova esperienza di Bari?
«Molto bene. E’ una piazza importante ed esigente, che viene da una brutta retrocessione aggravata dai problemi societari. Si è cambiato molto anche qui: abbiamo una rosa molto giovane costruita fino all’ultimo giorno di mercato, quindi dovremmo aspettare che i nuovi si adattino al nostro tipo di preparazione. Attualmente non siamo al top, ma cercheremo di disputare un campionato importante: squadre come Padova, Sampdoria e Torino hanno qualcosa in più, ma speriamo di ritagliarci uno spazio nelle posizioni più alte».
Dopo la doppia promozione con il Gubbio, ora una piazza importante come Bari. Il suo futuro sarà ancora a tinte rossoblù?
«Adesso sono concentrato sul Bari: è una società storica, con una lunga tradizione. Per me è una grande occasione e allo stesso tempo una sfida. Spero un giorno di poter allenare in Serie A: vedremo, se il destino mi condurrà di nuovo a Genova sarò contento, ma spero di fare del mio meglio comunque, magari con il Bari».
Tutto iniziò il 7 settembre 1893. Da poche ore, il Genoa ha compiuto il suo 118° anno: come ci si sente ad essere uno dei personaggi più importanti della storia di questa gloriosa società?
«Sono orgoglioso. Per me il Genoa è stata una scelta di vita e, nonostante le numerose opportunità che mi erano state offerte da squadre ai vertici, ho scelto di rimanere per tantissimi anni al servizio della maglia rossoblù. L’unica amarezza fu quella di non aver avuto la possibilità di battere il record di presenze, al quale tenevo molto. Sono comunque contento e soddisfatto per quanto ho dato al Genoa sia da giocatore che da allenatore delle giovanili. E’ un onore per me fare parte della storia dei colori rossoblù: colgo quindi l’occasione per porgere i miei più sentiti auguri al Genoa, per un futuro importante, e ai tifosi genoani, al quale sono sempre legato, affinché possano togliersi numerose soddisfazioni».
Il tabellino di Genoa-Atalanta 2-1 del 28 aprile 2000
Genoa (3-5-2): Soviero, Tangorra, Torrente, Rossini, Ruotolo, Mutarelli, Moscardi, Nicola, Strada (33′ st Manfredini), Francioso, Carparelli (23′ st Franceschini). (Doardo, Malagò, Annoni, Boisfer, Anaclerio)
Atalanta (4-4-2): Fontana, C. Zenoni, Carrera, Siviglia, Zauri, D. Zenoni (23′ st Nappi), Dundjerski (13′ st Bellini), Donati (34′ st Pinardi), Doni, Caccia, Rossini. (Pinato, Rustico, Lorenzi, Gallo).
Arbitro: Ayroldi di Molfetta.
Reti: 27′ primo tempo Nicola (Genoa). Secondo tempo: 39′ Rossini (Atalanta), 42′ Torrente (Genoa)
[Daniele Zanardi – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]
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