Chi a settembre pensava all’attacco come reparto ‘debole’ della Fiorentina, si sarà certamente ricreduto. In pochi se lo sarebbero aspettato vedendo arrivare come ciliegina un figliol prodigo un po’ stagionato come Luca Toni, oppure scorrendo la lista dei tesserati trovare l’oggetto misterioso El Hamdaoui. E vogliamo parlare di Ljajic? Fino a pochi mesi fa considerato poco più che di un ragazzino capriccioso dalla Nutella facile. Invece tra chi si è preso una piccola grande rivincita contro il suo passato e chi l’ha fatto spazzando via i pregiudizi sul presente, tutti hanno sorpreso (quantomeno gli scettici) risultando, ognuno a suo modo, decisivi in questa strabiliante prima parte di campionato.
Con la doppietta messa a segno ieri da Stevan Jovetic sale infatti a 18 il bottino complessivo in campionato dell’attacco viola (20 aggiungendo la Coppa Italia). Un reparto che, seppur corroborato dal prezioso apporto di centrocampo e difesa (18 reti equamente divise), grazie alle 8 realizzazioni di Jovetic, alle 6 di Toni, più qualche ‘spicciolo’ tra El Hamdaoui e Ljajic, dimostra nei numeri di essere da Champions. Tiene testa, ad esempio, al tanto decantato attacco dell’Inter: Milito-Cassano- Palacio vantano all’attivo le stesse 18 marcature. Stesso discorso vale per un altro attacco monstre, quello del Napoli di Cavani-Pandev-Insigne, ma anche per quello della Juventus capolista. Meglio delle punte viola in Serie A fanno solo quelle di Roma (30 reti) reti e Milan (25 reti), che hanno però il vantaggio rispetto alle altre squadre citate – Fiorentina compresa – di giocare tre alla volta. Dietro la Lazio con 10 reti tutte segnate da Klose, giustificata dalla sola presenza del tedesco in avanti (nel caso dei biancocelesti sono però ben 15 i gol provenienti dal centrocampo).
Riflessioni inevitabili alle porte del mercato di gennaio, alle quali vanno però aggiunte quelle più strettamente numeriche. Non si può infatti non tenere in considerazione i numerosi acciacchi subiti da Jovetic ed El Hamdaoui (che probabilmente sarà pure impegnato in Coppa d’Africa), così come è difficile non ipotizzare un calo di Toni, ormai più vicino ai 36 che ai 35 anni. Ljajic e Seferovic? Sarebbe ingenuo poter pensare che due diamanti anche troppo grezzi come loro due siano capaci di caricarsi sulle spalle l’intero peso dell’attacco viola. Ora la palla passa agli uomini mercato della Fiorentina consci di dover andare a rimpolpare un attacco che rischia di arrivare con il fiatone a maggio, ma che qualitativamente ha già dimostrato di essere all’altezza dei sogni di gloria.
[Alessio Crociani – Fonte: www.violanews.com]