Viola: le parole di Corvino, Romulo e Nastasic

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Pantaleo Corvino

Nastasic è giovane, ha grandi potenzialità. Mi auguro che il futuro di Nastasic con noi possa essere importante, spero in futuro di essere contento di questo acquisto. Romulo arriva a Firenze con tante aspettative, nel presentare Romulo vorrei presentarlo come un calciatore che arriva senza il grande palcoscenico, quando ho cominciato a conoscerlo un paio di anni fa giocava in una squadra non importante. Poi ha fatto un salto di qualità in Brasile, arrivando a giocare in club più importanti. Oggi arriva a Firenze ed ha caratteristiche importanti: può interpretare più ruoli, è un esterno di fascia desra, è un calciatore che anche nella fase difensiva dimostra di avere le caratteristiche giuste. Arriva a titolo definitivo con un contratto di 4 anni”.

Dopo la presentazione dei nuovi acquisti, ecco le altre parole del ds: “La stagione che andiamo ad affrontare rappresenta per noi un nuovo ciclo, abbiamo dichiarato nel corso dell’ultima stagione la fine di un ciclo. Dopo Natale siamo riusciti a finire una stagione dove c’era poco entusiasmo, noi poi abbiamo analizzato la stagione, come sempre facciamo. Se l’ultima è la più negativa del ciclo viola, dobbiamo considerare gli aspetti positivi. Con onestà abbiamo detto che è finito questo ciclo, adesso ripartiamo ma prima di tutto c’è da considerare la situazione, un momento in cui c’è depressione. Il ciclo è di 6 anni, io mi ricordo che i risultati tecnici, economici e etici sono stati importanti. Non si può non tenere conto di questi fattori, soprattutto adesso che iniziamo un nuovo percorso. Siamo stati in prima fila a livello della solidarietà. Non mi sento depresso se penso a ciò che è stato, negli ultimi 6 anni siamo la quarta squadra italiana come punti fatti (quinta se la Juve avesse saltato la B): tenendo conto del quinto monte ingaggi, per 6 anni la media è stata ottima. Non siamo una società che parla e basta, noi portiamo i fatti. Non ho mai visto la Lazio arrivare tra le prime quattro, nemmeno il Palermo. Abbiamo visto cosa ha fatto la Samp e mi dispiace molto, il Napoli è arrivato in Champions adesso, noi è 6 anni che stiamo facendo bene. Il primo ciclo partiva dalla squadra che si era salvata all’ultima partita, il ritorno di Adv alla presidenza onoraria, la convinzione e l’apertura ad altre figure nella società fanno capire che non stiamo mollando. D’Agostino? In questi anni la Fiorentina a livello di bilanci economici è risultata una società modello per tutti. A volte a Firenze mi hanno detto che sono il Re delle plusvalenze, qualche plusvalenza nel calcio è importante. Ogni mercato va interpretato, nell’interpretare il mercato di quest’anno devo tenere conto del risultato sportivo e del risultato economico. La cessione di D’Agostino per me rientrava nel risultato tecnico e economico, tecnico perchè Mihajlovic mi ha indicato un nuovo tipo di centrocampo. Ho fatto una minusvalenza di 3,6 milioni, ma abbiamo pianificato tutto per cui ci sarà una plusvalenza che rimpiazzerà la minusvalenza. Romulo ha genitori italiani, per cui ha potuto prendere il passaporto comunitario. Sto lavorando per cercare di dare al nostro allenatore giocatori con caratteristiche giuste, al momento nessuna trattativa è stata chiusa, non faccio nomi, non confermo e non smentisco. Le cessioni? Per pover arrivare ad un risulato tecnico, cioè per vedere una squadra in grado di lottare per l’ Europa League e per poter arrivare ad un risultato economico devo soddisfare tutte le esigenze. Ho già ridotto il monte ingaggi, questo è già un obiettivo importante. Ho in mente quanti acquisti farò, saranno quelli necessari per un organico da Europa League. Montolivo?  Il presidente Andrea Della Valle è stato chiaro, Montolivo è stato invitato ad essere protagonista con la Fiorentina, ho cercato in questi giorni col procuratore di capire se ci sono le condizioni per una permanenza a Firenze, mi è stato detto di no. Ormai Montolivo ha preso questa deicisione. Gilardino? Ha altri due anni di contratto, non vedo altre considerazioni da fare. Il lavoro di una persona non va visto nell’ottica di una singola cosa, l’analisi deve essere a largo raggio, non posso essere giudicato per qualche acquisto sbagliati. Forse c’è qualche problema e ciò non dipende dai nostri tifosi. I nostri tifosi saranno vicini alla Fiorentina, magari non faranno l’abbonamento ma attraverso il gioco li porteremo dalla parte giusta. Non stiamo promettendo lo scudetto, ma promettiamo un bel calcio, abbiamo una società e abbiamo dimostrato di essere all’altezza ma dobbiamo farlo con l’aiuto di tutti. Ci crediamo e cerchiamo di iniziare questo nuovo ciclo con la consapevolezza che c’è da fare tanto. La Fiorentina dell’anno scorso forse non era motivata, avevo detto l’anno prima che il ciclo poteva finire: così è stato, più di qualcuno aveva perso le motivazioni. Noi pensiamo di consegnare a Mihajlovic un organico che possa essere all’altezza del raggiungimento del nostro obiettivo, poi i risultati ci daranno ragione o meno. Se siamo insieme riusciamo a ripartire”.

Romulo

“Non sono venuto a Firenze per ricevere paragoni, ringrazia la Fiorentina per la fiducia, sono felice di essere stato paragonato a Maicon ma voglio dimostrare quando valgo. Il mio ruolo? Facevo ciò che mi chiedeva l’allenatore, la sua caratteristica principale è quella di un esterno d’attacco, ma può fare anche la parte difensiva. Nel momento che c’è bisogno di difendere difendo, altrimenti provo ad attaccare. La mia qualità migliore? Sono uno dei migliori a livello atletico nel club in cui ho giocato. La parte migliore è quella offensiva, ma sono pronto a sacrificarmi a seconda delle richieste di Mihajlovic. Di solito il mio numero è il 2, ma se il 2 è occupato prenderò il 92, ovvero l’anno di nascita della moglie. Fra un po’ avrò la citadinanza italiana, voglio dimostrare il mio lavoro, ringrazio Corvino e la Fiorentina perchè hanno creduto in me. Maicon e Cafu? Vorrei fare come loro. Nessun giocatore deve essere uguale all’altro, vorrei fare qualcosa in più rispetto a Maicon e lascio le porte aperte alla Nazionale italiana. Tutti parlano di Maicon, ma il mio idolo è Denilson, poi Cafu ha fatto la storia in Europa e in Brasile. Se c’è una richiesta da parte della Nazionale italiana sono felice di accettare”.

Matija Nastasic

“Quando sono stato qui ho trovato una grande accoglienza in Fiorentina, non solo con i serbi, ma anche con la gente e gli altri giocatori. Speriamo vada tutto bene. Mi sento più che pronto per giocare, conosco il calcio italiano. Gioco centrale di difesa a sinistra. Il mio idolo? Vidic. Mihajlovic è un mito per noi serbi, anche se quando giocava in Italia ero piccolo e non lo ricordo bene. Spero di arrivare in Europa con la Fiorentina. L’avversario che aspetto? Ibrahimovic, mi piacerebbe affrontarlo. La Fiorentina non mi fa andare all’Europeo Under-19 con la Nazionale? E’ più importante l’inizio di stagione in maglia viola in questo momento.”

[Niccolò Gramigni & Francesco Cianfanelli – Fonte: www.violanews.com]