Premessa, Stevan Savic non è l’erede di Matija Nastasic (le parole di Montella sulla sua compatibilità con il ruolo di difensore sinistro ne sono la prova), ma comunque un difensore giovane e piuttosto affidabile. Domani sarà probabilmente lui a guidare la difesa viola, centrale al posto del comandante Gonzalo. Il compito numero uno è quello di fermare Alberto Gilardino, ma il curriculum di Savic parla chiaro, compiti così gli ha già superati a pieni voti.
A 21 anni Savic ha già giocato in Premier League, Champions League, Europa League e titolare in Charity Shield con la maglia di uno dei club più importanti del mondo, il Manchester City, marcando giocatori come Olic, Dembelè, Lewandowski, Defoe, van Wolfswinkel, Hazard, Rooney, Chamakh, Carroll e Fernando Torres. A dire il vero la sua ultima prova con la maglia del City contro il Chelsea non fu proprio edificante, Torres e Hazard lo fecero impazzire, costringendolo quasi all’espulsione (fu graziato dall’arbitro) e spingendo Mancini a toglierlo dopo 45 minuti (il Daily Mail lo boccerà con un 5 in pagella).
Ma sebbene l’attacco del Bologna sia pericolosoGilardino non è il Niño, e il funambolo belga dei blues ha qualche colpo in più di Alessandro Diamanti, ecco perché la sostituzione di Gonzalo Rodriguez non deve scatenare momenti di panico. Savic è stato scelto a 20 anni dal club più ambizioso del momento, e se la coppia Lescott-Kompany l’ha costretto a tanta panchina le parole di Montella devono comunque tranquillizzare: “E’ un titolare per quello che ha dimostrato”.
[Francesco Cianfanelli – Fonte: www.violanews.com]
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