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Bologna, Walter Fuochi: “Guaraldi-Setti: diarchia”

Il Bologna è reduce dalla sconfitta a testa alta con il Milan. E’ il segnale ufficiale che la crisi è alle spalle oppure bisognerà aspettare il derby con il Parma di domenica? Una sconfitta non è mai un risultato che risana. E accontentarsi di aver preso solo un gol di scarto è un gusto un po’ avaro. Non ne trarrei conclusioni. Ormai si naviga a vista, giorno per giorno, facendo la conta di chi c’è e di chi viene accompagnato alla porta (magari perchè sulla soglia ci si è messo da solo). Cambierà tanto, o tutto, l’anno prossimo. Poi, è vero, non sarebbe un dettaglio finir bene questo. Ma domenica scorsa hanno molto rincuorato i risultati della concorrenza. Magari bastano, per salvarsi, i 40 punti già fatti.

A proposito del derby: sarà più Bologna-Parma o Bologna-Colomba? Bologna-Parma, secondo me, anche perchè Colomba, parole sue, ci troverà meno nemici di quelli che si aspettava. Quelli che lo fecero andar via, Porcedda e Longo, non ci sono più. Poi, se fa esercizio di real-politik, anche Colomba sa bene che con un pari non si salva per certo solo il Bologna, ma anche il suo Parma.

I giorni scorsi sono stati segnati, sul fronte societario, dall’addio di Carmine Longo, che aveva dato la sua disponibilità a terminare il mandato ma che il club ha ritenuto di dover sollevare subito dall’incarico. Decisione giusta, quella della società, o sarebbe stato meglio tenere l’ex ds fino alla fine della stagione, visto quanto è stato vicino alla squadra fino a questo momento? Decisione giusta, per me. Se uno si chiama fuori, e vabbè che manca un mesetto, lo si accontenta. Longo stesso aveva proposto soluzioni diverse alla società, che non aspettare la fine. Diciamo che gli ha suggerito una via d’uscita che, dentro, conoscevano benissimo.

Ufficialmente, il destino di Malesani verrà definito a fine stagione, ma la sensazione dei più è che una volta terminato il campionato ci sarà l’addio. Cosa potrebbe succedere nel caso in cui il nuovo ds volesse la conferma dell’attuale tecnico? Non succederà, perchè al nuovo ds verrà spiegato bene che si cambia allenatore. E lui sarà lì per dare una mano a cambiarlo. La proprietà, nelle società sportive, ha il suo bel peso. Ed è giusto che l’abbia.

Da qui a qualche settimana potrebbe cambiare anche la “geografia” dei soci. Mancate ricapitalizzazioni, soci che acquistano le quote di altri per poter contare di più, passi indietro e nuovi ingressi: cosa ci dobbiamo aspettare? La società è in costante mutazione, sarà bene abituarsi a questo viavai di porte girevoli, anche se la tendenza in atto è che la diarchia Guaraldi-Setti si rafforzi anche sotto il profilo economico, aumentando il peso delle proprie quote. Intanto, sono decisi a governare e resta solo da capire se gli altri soci saranno d’accordo. Di nuovo, cosette che scopriremo vivendo.

[Redazione Zero Cinquantuno Fonte: www.zerocinquantuno.it]

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