Conferenza stampa prima dell’uscita dal Policlinico San Matteo per Javier Zanetti: il capitano dell’Inter, reduce dall’operazione al tendine d’Achille, parla in primo luogo dell’affetto testimoniato da colleghi e tifosi, che in questi giorni lo hanno tempestato di messaggi: “Mi hanno fatto sentire bene, l’affetto nei miei confronti non soltanto nel mondo del calcio. Anche quando andavo a fare l’intervento sentivo i tifosi con me. La cosa più importante è che stia bene. Il mio desiderio è stare coi miei compagni e fare di tutto per tornare in campo. Ho la forza per guardare avanti e tornare a giocare, anche se questo infortunio è arrivato a 40 anni”.
Le testimonianze di affetto per me sono state toccanti ed emozionanti, non solo dei tifosi; anche altri sono stati vicino a me. Questo significa che ho fatto una carriera che è piaciuta a tutti. Sarei ingiusto a parlare di uno in particolare”. Tra i messaggi anche quello di Francesco Totti: “E’ stato molto simpatico. Abbiamo vissuto tante battaglie insieme, e mi auguro di poter continuare a scambiare il gagliardetto con lui”. Pupi nel frattempo farà il primo tifoso della squadra: “Adesso sarò li con loro e mancano tante partite. Mi dispiace non poter dare una mano ma sarò lì per qualsiasi cosa. Cercheremo di fare bene”.
Sull’excursus del campionato: “Una stagione così sfortunata non me la ricordo, ma ne prendiamo atto e guardiamo avanti con grande fiducia cercando di cambiare questa tendenza. L’Inter deve tornare protagonista. La società farà di tutto perché avvenga e so che Moratti vuole fare una squadra forte. Ci sono tanti ragazzi che hanno dimostrato di poter fare bene, servirà ripartire da loro”. FcInterNews.it gli chiede della visita di Leonardo: hanno avuto modo di parlare di un possibile suo futuro all’Inter? E Zanetti gradirebbe un suo ritorno? “Non abbiamo parlato di quello. La visita di Leo mi ha fatto un enome piacere, grande uomo e grande persona che farebbe bene a qualunque squadra. Con lui c’è una grande amicizia, spero di rivederlo presto”. E sempre FcInterNews.it gli chiede se pensa di affiancare Andrea Stramaccioni in panchina durante il periodo di stop: “No non lo farò. Non ne abbiamo parlato, io devo recuperare, ma starò vicino alla squadra”.
Sulle prospettive per l’anno nuovo: “Speriamo di andare in Europa League, se non ci riusciremo allora penseremo a fare una squadra altamente competitiva per vincere lo scudetto”. Come procederà il decorso post-operatorio del capitano? “Adesso starò tre settimane senza appoggiarmi e da li ripartirò con la riabilitazione. Starò tanto tempo qui, dopo di che andrò in Argentina. Passare dalla Pinetina? Magari faccio un salto adesso, magari lo faccio sabato…”.
Sul futuro di Stramaccioni aggiunge: “Non sono io quello che deve decidere, il mister finirà il campionato nel migliore dei modi. Presa di distanza? No ho molto rispetto per lui, sono argomenti che non mi riguardano. Gli staremo vicini sempre”. Ma lui ritiene di essere ancora integro fisicamente? “Ognuno ha i suoi problemi, ce la metterò tutta per rendermi disponibile. Ho voglia di tornare, sento la forza di ripartire. Da ogni cosa positiva bisogna prendere il lato giusto. Arrigo Sacchi dice che potrò giocare altri due anni? Spero abbia ragione…”.
Battute finali ancora sui messaggi d’affetto ricevuti: “Al Vaticano mi hanno chiesto come stavo. Mi hanno chiamato in tanti e sarebbe ingiusto pensare a una sola persona. Non ho parlato con nessun altro campione”. Con chiusura simpatica sul blitz al San Matteo di Antonio Cassano: “L’ho sentito che urlava sin dal corridoio; mi ha fatto molto piacere la visita…”, e dei suoi figli: “Sono venuti qui e hanno ribaltato la stanza”.
[Christian Liotta – Fonte: www.fcinternews.it]