Zàrate fa ripartire la Lazio e scaccia i fantasmi da derby

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La Lazio è chiamata alla riscossa, vincere contro il Cesena per non continuare sull’onda negativa del derby e per rilanciarsi in zona Champions. Il Cesena, dal canto suo, vuole continuare a racimolare punti utili per la salvezza, dopo il pareggio in rimonta con la Juventus. La Lazio passa subito, Zàrate, torna al gol dopo tre mesi e proietta i biancocelesti di nuovo in zona Champions. Un 1-0 che dà morale alla Lazio e che spinge il Cesena nei bassifondi. Bianconeri che non creano quasi mai pericoli e che spezzano la loro serie positiva. Lazio che ora attende le risposte di Udinese e Roma, in una corsa Champions sempre più interessante.

LE FORMAZIONI– La Lazio passa al 4-3-1-2 vista le precarie condizioni di Brocchi (influenzato va in panchina). Sculli e Zàrate formano il tandem offensivo, supportati da Hernanes. Esordio dal 1′ in campionato per Garrido. Il Cesena viste le assenza di Giaccherini e Rosina, abbandona il 4-3-3, per un 4-3-1-2 in cui Bogdani è affiancato da Malonga con Jimenez a supporto.

LA CHIAVE– Reja sceglie Sculli e Zàrate in avanti, la velocità per mettere in difficoltà la difesa “pesante” del Cesena. Hernanes occupa la posizione di mezzo sinistro e Mauri agisce da trequartista. Il Cesena cambia, complici le assenze di Giaccherini e Rosina. Jimenez è il fulcro attraverso cui passa il gioco dei romagnoli.

LAZIO– La Lazio deve rispondere alla scoppola del derby, anche perchè la Roma si è riavvicnata e l’Udinese sembra avere il turbo. Biancocelesti che però fanno capire subito le loro intenzioni: Al 2′ percussione di Mauri sulla sinistra, cross basso e Zàrate in scivolata non perdona Antonioli. Zarate gioca vicino alla porta e l’argentino sembra redivivo, velocità di giocata e velocità nelle gambe per il numero 10. Al 20′ Matualem si prende il giallo che gli farà saltare la trasferta di Napoli. La fase centrale del primo tempo, non vive di grandi fiammate, da annotare un tiro di Hernanes al 25′ che però non crea ansie ad Antonioli.

Al 27′, grande invenzione di Mauri per Zàrate che però al momneto della battuta a rete è rimontato da Von Bergen. Lazio che non ha difficoltà a mantanere il vantaggio anche grazie al Cesena che non riesce a tessere trame di gioco degne di nota. Al 34′ Gonzalez getta alle ortiche un contropiede tre contro tre ignorando Zàrate, in posizione molto vantaggiosa, e servendo Mauri che invece era braccato da un difensore cesenate. Hernanes è in ombra, la posizione di mezzo sinistro cucitagli da Reja non lo esalta e il Profeta non sembra lui. Al 43′ da un angolo battuto da Zàrate, Hernanes fa la sponda per Biava che da due passi però sbatte su Antonioli. Un minuto dopo grande azione di Zàrate, che serve Sculli che però non riesce a battere a rete. Al 2′ della ripresa, Zàrate pennella al centro per la testa di Sculli, la cui conclusione è fermata dal palo e da Antonioli. al 60′ Reja corre ai ripari: Brocchi (non al meglio), entra al posto di un Hernanes spento. Ci pensa Zàrate ad accendere la Lazio, accelerazione bruciante sulla destra e cross su cui Mauri e Gonzalez non arrivano.

Lazio vicinissima al raddoppio al 64′: Mauri apre per Sculli che crossa al centro per l’accorrente Gonzalez che scarica a rete, ma non fa i conti con Pellegrino che salva sulla linea. al 75′ Gonzalez cade in area e reclama il riogre per un contatto con Pellegrino: episodio dubbio. Reja sceglie la via della prudenza e sostituisce Scaloni con Stendardo. Zàrate è la luce della Lazio, parte da sinistra converge al centro e piazza il pallone che finisce fuori di nulla. Garrido soffre l’intraprendenza di Ceccarelli e la Lazio va in affanno sull’out sinistro. Grande prova di Gonzalez che risulta uno dei migliori in campo, se non il migliore. La Lazio conquista tre punti fondamentali, ed è di nuovo quarto posto, in attesa dell’Udinese. Lazio che scaccia anche i fantasmi del derby, biancocelesti che però evidenziano il loro grande limite, cioè quello di non riuscire a chiudere le partite. La squadra di Reja, potrà affrontare, però, la trasferta di Napoli con una buona serenità, anche se il centrocampo sarà da reinventare.

CESENA – La squadra di Ficcadenti ha bisogno di punti perchè la corsa salvezza non permette distrazioni. Cesena che, però, si fa sorprendere già al 2′, quando Zàrate sfrutta al meglio l’assist di Mauri e fa 1-0 per la Lazio. Il Cesena ci prova, affidandosi alla velocità di Malonga e alla fantasia di Jimenez, ma non crea grandi pericoli dalle parti di Muslera. I bianconeri di Ficcadenti creano poco o nulla in avanti. Il centrocampo non riesce a imbastire gioco e lo spettacolo ne risente. Il Cesena, si limita a subire l’iniziativa della Lazio e non dà mai la sensazione di poter far male. Ficcadenti sostituisce Bogdani con Ceccarelli. Ma al 2′ della ripresa ci vuole il miglior Antnioli per negare il gol a Sculli. Al 48′ ci prova Parolo, ma Muslera è attento. Al 65′ Caserta ci prova e impenserisce Muslera che però si salva in due tempi. Ficcadenti cambia ancora: entrano Benalouane e Riski per Lauro e Caserta. Riski prova a pungere sul filtrante di Jimenez, ma Muslera esce bene. Il Cesena spinge nel finale e soprattutto sulla destra crea grattacapi alla Lazio. Il Cesena si sveglia tardi e subisce un brusco stop nella corsa alla salvezza. Sconfitta meritata per i bianconeri, che dovranno fare tesoro di questo ko se vorranno conquistare la permanenza in serie A.

[Marco Valerio Bava – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]